Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto oggi con un messaggio di forte condanna e riflessione in occasione della XII edizione della Conferenza Italia-America Latina e Caraibi, sottolineando la gravità degli eventi del 7 ottobre 2023 e le sfide attuali nel panorama geopolitico mondiale.
7 ottobre, Mattarella: “Una giornata turpe nella storia”
Mattarella ha definito il 7 ottobre 2023 come una “pagina turpe della storia” a causa dell’attacco terroristico compiuto da Hamas contro cittadini israeliani inermi. Questo evento, ha spiegato, ha causato un grave danno alla causa della pace e della sicurezza reciproca in Palestina, ferendo profondamente ogni popolo coinvolto. Il Capo dello Stato ha ricordato con dolore le violenze perpetrate contro centinaia di giovani in contesti come un rave, nonché le aggressioni in abitazioni di persone di ogni età, dall’infanzia alla vecchiaia, evidenziando il dovere di una condanna perenne di tali atti.
Il richiamo al rispetto del diritto internazionale e contro l’antisemitismo
Nel suo discorso, Mattarella ha espresso preoccupazione per la tendenza sempre più diffusa a normalizzare l’uso della forza come strumento di risoluzione delle controversie tra Stati, evidenziando la tragica manifestazione di tale fenomeno nei conflitti armati che affliggono aree vicine all’Italia. Il presidente ha ribadito l’urgenza di un impegno collettivo per la pace, a ottant’anni dalla fondazione dell’ONU.
Riguardo alla situazione a Gaza, Mattarella ha sottolineato che i sentimenti suscitati dagli eventi non devono mai sfociare nell’antisemitismo, fenomeno che nel secolo scorso ha raggiunto vette di mostruosa atrocità e che oggi rischia di riaffiorare sotto forma di odio e ignoranza. Ha inoltre condannato l’uso crudele e inaccettabile delle armi da parte di Israele nella Striscia di Gaza, che ha provocato morte, fame e disperazione tra la popolazione civile, auspicando che Israele rispetti pienamente le norme del diritto internazionale umanitario.
Il Presidente Mattarella ha continuato così a esercitare il suo ruolo di guida morale e istituzionale, invitando a un impegno globale per il rispetto dei diritti umani e per la costruzione di un futuro di pace e sicurezza.






