Dalla Cina al Brasile fino a TikTok, l’uso del ciuccio negli adulti è diventato un fenomeno virale. Promesso come rimedio antistress e anti-fumo, nasconde però conseguenze serie per la salute orale.
Negli ultimi mesi, scorrendo i social, è facile imbattersi in video che mostrano uomini e donne con un ciuccio in bocca, utilizzato come strumento di relax. Una moda partita tra Asia e Sud America che, complici le piattaforme online, è arrivata anche in Europa e in Italia, dove suscita curiosità ma anche preoccupazione. Per alcuni è un gesto divertente, per altri un modo per ridurre lo stress, smettere di fumare o addirittura contrastare il bruxismo. Eppure gli specialisti mettono in guardia: quello che sembra un semplice gadget del benessere può avere ripercussioni importanti su denti, gengive e articolazioni.
Ciuccio e denti: conseguenze dirette e indirette
Secondo gli esperti, l’uso del ciuccio in età adulta non è affatto innocuo. Tra i rischi principali ci sono gli spostamenti dentali, soprattutto degli incisivi anteriori, che possono diventare più sporgenti con il tempo. Questo porta al cosiddetto morso aperto, cioè una fessura che rimane tra i denti superiori e inferiori anche a bocca chiusa. Un difetto che non compromette solo la funzione masticatoria, ma modifica anche l’estetica del sorriso e l’armonia del volto.
Ma i problemi non finiscono qui: la malocclusione può influenzare indirettamente anche la digestione, alterando la prima fase di triturazione del cibo. E se il ciuccio non è realizzato con materiali certificati, aumenta il rischio di esposizione a sostanze dannose o addirittura di ingerire accidentalmente piccole parti decorative.
Adulti e bambini: differenze di impatto
Un altro punto cruciale riguarda la differenza tra bambini e adulti. Nei più piccoli, infatti, alcune alterazioni dentali dovute al ciuccio possono essere reversibili dopo la sospensione o correggibili con l’ortodonzia. Negli adulti invece le ossa sono ormai stabilizzate e gli spostamenti non regrediscono spontaneamente. Ciò significa che eventuali problemi articolari o muscolari diventano più difficili da trattare. Inoltre, chi ha già disturbi temporo-mandibolari può vederli aggravarsi con dolori e tensioni al volto.
Mal di testa e respirazione: rischi spesso sottovalutati
Il ciuccio non colpisce solo denti e gengive. L’uso prolungato può favorire tensioni muscolari che si associano a mal di testa frequenti. Può anche modificare la postura della lingua, influenzando la deglutizione e favorendo la cosiddetta respirazione orale. In pratica, invece di respirare con il naso, si tende a respirare con la bocca, con conseguenze negative sulle vie respiratorie e sul benessere generale.
Se proprio non si riesce a smettere…
Gli odontoiatri consigliano in ogni caso di limitare al massimo l’uso del ciuccio. Chi non riesce a rinunciarvi dovrebbe:
fare controlli regolari dal dentista per intercettare subito eventuali danni;
non superare le due ore al giorno di utilizzo, preferendo un uso saltuario;
sostituire il ciuccio con alternative più sicure, come bite personalizzati, dispositivi in silicone progettati per essere mordicchiati o pratiche di rilassamento come respirazione profonda e meditazione.
Il ciuccio negli adulti può sembrare un oggetto innocuo, una moda curiosa o persino un alleato per ridurre lo stress. In realtà, se usato con frequenza, può trasformarsi in una minaccia per la salute orale e non solo. Denti che si spostano, malocclusioni, mal di testa, respirazione alterata: i rischi sono concreti e spesso sottovalutati. Meglio quindi parlarne con il proprio odontoiatra e scegliere soluzioni più sicure, evitando che un trend social si trasformi in un problema difficile e costoso da correggere.






