Con il passare degli anni, mantenere la tonicità e la salute muscolare diventa una sfida sempre più importante, soprattutto dopo i 50 anni, quando il corpo inizia a manifestare cambiamenti fisiologici significativi. Allenamento e proteine giocano un ruolo cruciale per contrastare la perdita muscolare e favorire il recupero. Le ultime ricerche scientifiche sottolineano come un approccio integrato tra attività fisica regolare e alimentazione mirata possa fare la differenza.
L’importanza del movimento
Un dato significativo emerge da uno studio recente pubblicato su Jama Network Open, che ha monitorato oltre 11 mila persone per più di quattro anni, usando accelerometri per valutare il movimento quotidiano. È stato osservato che chi camminava almeno 100 minuti al giorno riduceva del 23% il rischio di soffrire di lombalgia cronica rispetto a chi camminava meno di 78 minuti. Questo risultato conferma quanto anche un’attività semplice come camminare possa essere fondamentale per mantenere in salute la muscolatura e prevenire dolori e patologie associate alla sedentarietà.
La sedentarietà, infatti, rappresenta un importante fattore di rischio per numerose condizioni, tra cui sindrome metabolica, malattie cardiovascolari, aumento del grasso corporeo e riduzione della densità ossea. La perdita di massa muscolare, che si accelera con l’età, rende ancora più urgente adottare uno stile di vita attivo, con un esercizio fisico adeguato che rispetti le condizioni cliniche individuali.

Il ruolo delle proteine e dei macronutrienti
Le proteine sono essenziali per la struttura e la funzione delle cellule muscolari. Monica Guglielmetti, dietista e ricercatrice presso l’Università di Pavia, spiega che un’assunzione adeguata di proteine supporta la sintesi proteica e il mantenimento o la crescita della massa muscolare, ricostruendo le fibre degradate dall’attività fisica. Tuttavia, le proteine non sono la principale fonte di energia: questo ruolo è affidato a carboidrati e grassi. I carboidrati forniscono energia immediata, mentre i grassi rilasciano energia più lentamente, adatta a esercizi di intensità media o bassa o quando le riserve di carboidrati si esauriscono.
In una dieta equilibrata, le proporzioni ideali prevedono che i carboidrati coprano il 50-55% dell’apporto energetico giornaliero, i grassi il 20-35% e le proteine il 12-20%. Per un adulto sano, il fabbisogno proteico medio è di circa 0,9 g per kg di peso corporeo, che può salire a 1,2-1,4 g/kg per chi pratica attività sportiva, con un limite massimo di 2 g/kg. Oltre questa soglia, l’eccesso proteico non porta benefici aggiuntivi se la dieta è già bilanciata.
La dottoressa Guglielmetti sottolinea anche l’importanza di un adeguato apporto di vitamine e minerali come calcio, ferro, potassio, magnesio e vitamine del gruppo B, che svolgono ruoli fondamentali nella contrazione muscolare, nel trasporto di ossigeno e nel metabolismo energetico.
Proteine animali e vegetali: un equilibrio necessario
Per la salute muscolare è importante l’assunzione di proteine sia di origine animale che vegetale. Le proteine animali contengono tutti gli aminoacidi essenziali, ma è possibile raggiungere un profilo simile combinando fonti vegetali come legumi e cereali. I legumi, oltre a fornire proteine, apportano ferro, zinco, vitamine del gruppo B e fibre, con benefici documentati per la prevenzione di malattie cardiovascolari, diabete, obesità e alcuni tumori.
Infine, non va sottovalutata l’importanza di una corretta idratazione: allenarsi disidratati può ridurre la performance fino al 50% e aumentare il rischio di crampi muscolari. Rispettare i tempi di idratazione prima, durante e dopo l’attività fisica è quindi fondamentale per tutelare la funzionalità e il benessere dei muscoli, soprattutto dopo i 50 anni.






