La diffusione degli acquisti online ha cambiato radicalmente le abitudini di milioni di persone. Pochi clic, qualche giorno di attesa e il pacco arriva direttamente a casa. Ma insieme a questa comodità si è diffuso anche un fenomeno pericoloso e in forte crescita: la porch piracy, ovvero il furto dei pacchi lasciati dai corrieri davanti alla porta di casa o negli androni dei palazzi. Negli Stati Uniti è già considerata una vera e propria emergenza, con miliardi di dollari di danni ogni anno. E adesso anche in Italia i numeri iniziano a preoccupare, rendendo necessario conoscere il problema e adottare contromisure efficaci.
Cos’è la porch piracy e perché è così diffusa
Il termine porch piracy, tradotto letteralmente come “pirateria del portico”, descrive l’azione di rubare pacchi lasciati incustoditi dopo una consegna. Con il boom dell’e-commerce, questo fenomeno è diventato sempre più frequente: bastano pochi secondi perché un ladro possa prelevare il pacco e sparire senza lasciare tracce. A rendere la situazione ancora più grave è il volume delle spedizioni: solo in Italia, nel primo semestre del 2024, sono stati spediti 186 milioni di pacchetti, una cifra impressionante che aumenta le possibilità di furti.
I colossi come Amazon, Zalando, Shein, Temu, Vinted, eBay e Zooplus rappresentano le piattaforme più utilizzate, ma il problema riguarda qualsiasi consegna a domicilio. Molti consumatori si affidano ancora alla classica spedizione all’indirizzo di casa, risultando così i bersagli più vulnerabili.
Negli Stati Uniti, secondo i dati di Security.org, il bottino legato a questo tipo di furti ha raggiunto circa 8 miliardi di dollari nel solo 2023. Un dato che dimostra quanto la porch piracy non sia un episodio sporadico ma un vero sistema criminale organizzato. I ladri agiscono indisturbati, approfittando della distrazione dei proprietari e della mancanza di sorveglianza. Questo spiega perché il termine sia stato addirittura inserito nel Cambridge Dictionary, segno della diffusione planetaria del fenomeno.

Le strategie per difendersi dai furti dei pacchi
Difendersi dalla porch piracy è possibile, ma richiede accortezze precise. Il primo passo è quello di programmare la consegna dei pacchi solo in momenti in cui si è certi di essere a casa. Ritirare subito il pacco significa ridurre quasi a zero le possibilità di furto. Per chi ha orari poco compatibili con quelli dei corrieri, una soluzione pratica è l’utilizzo dei locker automatici o dei punti di ritiro convenzionati, ormai disponibili in moltissime città italiane.
Un’altra difesa efficace è l’installazione di telecamere di sorveglianza davanti all’ingresso, che non solo scoraggiano i malintenzionati ma offrono anche prove utili in caso di furto. In alternativa, molti consumatori scelgono di acquistare cassette postali più capienti, dotate di lucchetto di sicurezza, capaci di contenere anche pacchi di medie dimensioni.
Alcuni corrieri e piattaforme di e-commerce stanno inoltre introducendo sistemi di notifica in tempo reale: l’utente riceve un avviso immediato via app o SMS al momento della consegna, potendo così organizzarsi per ritirare il pacco velocemente. Sono piccoli accorgimenti che, se messi insieme, possono fare una grande differenza.
La porch piracy non è solo un fastidio economico: spesso i pacchi contengono beni personali, documenti, regali o prodotti urgenti. Per questo motivo la prevenzione è fondamentale. Con l’aumento costante degli acquisti online, la consapevolezza e l’adozione di strategie difensive diventano l’unica arma per ridurre i rischi.






