Il sindaco Roberto Gualtieri annuncia un piano storico: rendere il Tevere balneabile entro 5 anni, ispirandosi al modello francese della Senna. Interventi già avviati e costi stimati inferiori a quelli di Parigi.
Il sogno di poter fare il bagno nel Tevere potrebbe diventare realtà molto presto. Durante l’Expo 2025 di Osaka, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha annunciato ufficialmente l’obiettivo: rendere il fiume balneabile entro cinque anni. Un progetto che, se realizzato, trasformerebbe radicalmente l’immagine della Capitale e la vita dei cittadini, seguendo l’esempio della Senna a Parigi, tornata balneabile dopo oltre un secolo.
Il progetto del Tevere balneabile
Gualtieri ha spiegato che è già stato insediato un gruppo di lavoro interistituzionale che vede coinvolti il Ministero dell’Ambiente, la Regione Lazio e gli enti locali. Secondo le prime analisi, il livello di inquinamento del Tevere non richiederà investimenti paragonabili a quelli francesi. In alcune aree, ha sottolineato il sindaco, il fiume sarebbe già oggi balneabile, ma per estendere la balneabilità a tratti più ampi – compreso quello a valle dell’Aniene – saranno necessari interventi mirati.
Le prime azioni sono già in corso: la Polizia metropolitana sta effettuando controlli approfonditi su tutti gli scarichi che confluiscono nell’Aniene, molti dei quali si trovano fuori dal territorio di Roma Capitale. Sono proprio questi gli scarichi abusivi e non depurati a rappresentare la causa principale della non balneabilità attuale.
Secondo Gualtieri, basteranno tre o quattro azioni chiave per raggiungere l’obiettivo, grazie anche al supporto della comunità scientifica e tecnologica.
L’esempio di Parigi e la rinascita della Senna
Il sindaco di Roma ha citato come modello virtuoso la Senna di Parigi, che dopo decenni di divieti ha finalmente raggiunto gli standard europei di qualità dell’acqua. Lo scorso luglio, infatti, i parigini hanno potuto tornare a nuotare nel loro fiume per la prima volta dal 1923.
Un risultato reso possibile da un investimento di 1,4 miliardi di euro, portato avanti in vista delle Olimpiadi del 2024. La sindaca Anne Hidalgo ha esultato per il traguardo, sottolineando come la bonifica abbia trasformato la Senna in un patrimonio accessibile a cittadini e turisti. Anche il prefetto dell’Île-de-France, Marc Guillaume, ha confermato che “la qualità dell’acqua è eccezionale”.
Quella francese è stata una sfida storica, vinta dopo oltre un secolo di inquinamento e traffico fluviale che avevano reso impossibile qualsiasi balneazione.
Roma verso una nuova identità urbana
Se Roma riuscisse davvero a raggiungere questo obiettivo, la città vivrebbe una svolta epocale. Il Tevere diventerebbe non solo un simbolo storico e paesaggistico, ma anche un luogo di aggregazione, turismo e attività all’aria aperta.
Balneabilità significherebbe spiagge urbane, sport acquatici e nuovi spazi pubblici nel cuore della Capitale. Non più un fiume da guardare a distanza, ma un vero protagonista della vita quotidiana dei romani.
La differenza principale con Parigi riguarda i costi: secondo Gualtieri, l’intervento sul Tevere sarà molto meno oneroso rispetto a quello della Senna, grazie a livelli di inquinamento inferiori e alla presenza di aree già idonee alla balneazione.
La sfida ora sarà rispettare i tempi e garantire la qualità dell’acqua nel pieno rispetto delle normative europee. Se il cronoprogramma verrà rispettato, entro il 2030 potremo tuffarci nel Tevere come i parigini fanno oggi nella Senna, inaugurando una nuova era per Roma.






