Dal prossimo settembre in tutta Europa non si potranno più usare smalti e gel contenenti Tpo e Dmta: scopri quali rischi ci sono e cosa significa per chi li ha usati fino a oggi.
Negli ultimi anni i gel per unghie e gli smalti semipermanenti sono diventati parte integrante della beauty routine di milioni di donne. Ma dal 1° settembre 2025 in Europa scatta un nuovo divieto Ue che cambierà le regole del settore: stop all’uso di prodotti che contengono Tpo (Trimethylbenzoyl Diphenylphosphine Oxide) e Dmta (Dimethyltolylamine). Due sostanze tecniche che fino a ieri servivano per migliorare resa, adesione e indurimento sotto lampada UV, ma che ora sono state riclassificate come potenzialmente tossiche per la riproduzione.
Cosa significa per chi ha usato fino ad oggi questi prodotti? Ci sono rischi concreti per la salute? E cosa devono fare centri estetici e consumatori?
Come funziona il divieto
La normativa europea è chiara: una volta che un ingrediente viene classificato come “Repr. Cat 1B”, cioè potenzialmente tossico per la riproduzione, non può più essere usato nei cosmetici fino a nuove valutazioni. Non si tratta di una risposta a incidenti o segnalazioni, ma di una misura precauzionale automatica prevista dalla legge.
In passato il Tpo era considerato sicuro se presente in concentrazioni inferiori al 5%, ma la nuova classificazione lo ha spostato tra le sostanze proibite. Lo stesso vale per il Dmta, oggi bandito a tutti gli effetti. Da settembre dunque né rivenditori né professionisti del settore potranno usare o vendere prodotti che li contengono, nemmeno se acquistati prima dell’entrata in vigore del divieto.
Ci sono rischi per chi li ha usati fino a oggi?
Gli esperti rassicurano: non ci sono rischi immediati per chi fino ad oggi ha utilizzato gel e smalti con queste sostanze. L’odontotossicologo Corrado Lodovico Galli spiega che il pericolo intrinseco non corrisponde al rischio reale legato all’uso.
Durante il processo di indurimento sotto lampada UV, il Tpo non evapora né entra in contatto diretto con la pelle. Per chi si è affidato a professionisti con strumenti adeguati – lampade e aspiratori certificati – il rischio per la salute può essere considerato praticamente nullo.
Diverso il discorso per chi esegue manicure fai-da-te senza la giusta attrezzatura: in quel caso aumenta il rischio di irritazioni cutanee o sensibilizzazione locale.
Quali sono i possibili effetti collaterali
Gli studi scientifici parlano chiaro:
A dosi molto alte, test su animali hanno mostrato possibili effetti sulla fertilità, ma non si tratta delle quantità normalmente usate nei saloni.
Nei centri estetici la tossicità acuta non esiste, se i prodotti vengono applicati correttamente.
Gli operatori professionali possono al massimo sviluppare irritazioni cutanee, ma non effetti tossici sistemici.
Per i clienti, quindi, non ci sono motivi di allarme: i trattamenti già effettuati non comportano conseguenze serie.
Cosa devono fare i centri estetici
Dal 1° settembre 2025 chi lavora nel settore beauty dovrà controllare attentamente le etichette dei prodotti in uso e non potrà più utilizzare smalti e gel contenenti Tpo e Dmta. In attesa di nuove valutazioni scientifiche da parte della Commissione europea, questi ingredienti restano banditi.
Chi non rispetta la normativa rischia sanzioni. È quindi fondamentale per estetiste e professionisti del settore aggiornare i propri prodotti e affidarsi a marchi che garantiscono formule conformi alla legge europea.






