A pochi giorni dal suo 97° compleanno, il professor Silvio Garattini, oncologo e farmacologo di fama internazionale nonché fondatore e presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, conferma la sua autorevole posizione sulla longevità e la salute. Il professor Garattini ha illustrato le sue 6 regole fondamentali per una vita lunga e in salute.
Le 6 regole d’oro per una vita lunga e sana
Durante l’intervista rilasciata a La volta buona su Rai Uno, il professor Garattini ha delineato una ricetta semplice ma rigorosa per vivere più a lungo e in buona salute, sottolineando come la sola genetica non sia sufficiente senza un adeguato stile di vita. Tra le sue raccomandazioni spiccano l’importanza di mangiare poco e bene, privilegiando una dieta varia e moderata basata su frutta, verdura e alimenti di origine mediterranea. «Bisogna alzarsi da tavola con un leggero senso di fame», spiega, raccontando anche la sua colazione e pranzo leggeri e ricchi di nutrienti naturali.
L’attività fisica è un altro pilastro fondamentale: Garattini consiglia di camminare almeno cinque chilometri al giorno, ma in modo energico, fino a sentire una fatica benefica, poiché il movimento stimola cuore, muscoli e cervello. Inoltre, la cura delle relazioni sociali è cruciale per prevenire il decadimento cognitivo e mantenere il benessere mentale, come confermato da uno studio condotto al Mario Negri su oltre 2.000 ottantenni seguiti per 15 anni.
Tra le altre regole essenziali si annoverano l’evitare farmaci inutili, sempre più diffusi soprattutto negli anziani, e il mantenersi attivi anche dopo il lavoro, non necessariamente con un impiego formale, ma tramite hobby e interessi che stimolano la mente.
Prevenzione e consapevolezza: il messaggio di Garattini
Il professore invita a diffidare dalla medicina orientata esclusivamente al trattamento farmacologico, definendo tale approccio come un “mercato della medicina” che spesso trascura la prevenzione e l’educazione alla salute. Garattini insiste sulla necessità di una formazione più solida per i dirigenti sanitari e sulla promozione della prevenzione già nelle scuole e nelle facoltà di medicina, affinché i medici prescrivano non solo farmaci ma anche buone abitudini salutari, come la riduzione del peso e lo smettere di fumare.
Alcune sue dichiarazioni recenti evidenziano anche il legame tra stili di vita e ambiente: il fumo e l’inquinamento, ad esempio, rappresentano fattori di rischio non solo per malattie individuali ma anche per la salute collettiva, contribuendo a problemi come l’inquinamento da Pm 2.5.






