Boom di domande per il concorso Agenzia delle Entrate 2025: quasi 100mila iscritti per 2.700 posti da funzionario giuridico-tributario. Ecco le date di inizio, scadenza e quando si terrà la prova scritta.
Il maxi concorso dell’Agenzia delle Entrate è partito ufficialmente l’11 luglio 2025, data di pubblicazione del bando che ha acceso l’interesse di migliaia di aspiranti funzionari. Alla chiusura delle candidature, fissata per l’11 agosto 2025, erano già 97.367 i candidati che avevano presentato domanda per i 2.700 posti disponibili a tempo indeterminato. La selezione, attesa da tempo, segna uno dei momenti chiave per il rafforzamento degli uffici fiscali italiani.
Ora il calendario è definito: le modalità della prova scritta saranno rese note il 9 settembre 2025 sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate e sul portale InPA, mentre l’esame unico si svolgerà entro la fine di ottobre 2025. La procedura si concluderà con la pubblicazione della graduatoria dei vincitori, attesa entro l’autunno.
Distribuzione dei posti e sedi disponibili
Il bando prevede una distribuzione territoriale capillare, con più posti nelle regioni a maggior fabbisogno. I numeri più rilevanti sono:
Lombardia: 555 posti (inclusi 10 nella sezione contrasto illeciti a Milano)
Lazio e Strutture Centrali: 463 posti (di cui 170 nelle strutture centrali)
Campania: 222 posti
Sicilia e Puglia: 165 posti ciascuna
Veneto: 150 posti
Emilia-Romagna: 160 posti
Piemonte: 158 posti
Altri: Abruzzo 70, Friuli Venezia Giulia 59, Liguria 68, Toscana 50, Trento 85, Umbria 35, Sardegna 65, Calabria 95, Marche 60, Basilicata 30, Molise 30, Valle d’Aosta 15.
Un quadro che mette in evidenza la volontà di rafforzare l’organico in tutto il Paese, con particolare concentrazione nelle regioni del Nord.
Mansioni e compiti dei funzionari
I vincitori del concorso saranno impiegati in due macro-aree:
Servizi fiscali e assistenza ai contribuenti, con gestione di tributi, rimborsi, supporto digitale e attività di front-office.
Controllo e antievasione, con analisi dei rischi fiscali, gestione di controlli e indagini, collaborazione con Guardia di Finanza e redazione di atti impositivi.
Un ruolo di grande responsabilità, che richiede competenze giuridiche, contabili e informatiche.
La prova scritta: modalità e materie
Il concorso prevede un’unica prova scritta a quiz a risposta multipla, valutata in trentesimi, con soglia minima di 21/30 per l’idoneità.
Le materie oggetto della prova sono:
Diritto tributario e teoria dell’imposta
Diritto civile e commerciale
Diritto dell’Unione Europea
Diritto amministrativo
Contabilità aziendale
Diritto fallimentare e disciplina della crisi d’impresa
Elementi di diritto penale (reati contro la PA e reati tributari)
Lingua inglese
Competenze informatiche di base
Le modalità organizzative saranno pubblicate il 9 settembre 2025, mentre la prova si terrà entro la fine di ottobre.
Assunzione e condizioni contrattuali
I candidati risultati vincitori saranno assunti con contratto a tempo indeterminato e inquadramento nell’Area dei Funzionari, livello iniziale D0. È previsto un vincolo di permanenza di almeno cinque anni nella sede di prima destinazione.
Il trattamento economico seguirà quanto stabilito dal CCNL Funzioni Centrali 2022-2024, con stipendi in linea con il profilo funzionario.
Un concorso molto competitivo
Il rapporto tra candidati e posti è altissimo: 97.367 domande per 2.700 posti, cioè circa 35 candidati per ogni posizione disponibile. Un livello di competizione che rende fondamentale una preparazione mirata.
Gli esperti suggeriscono l’uso di manuali aggiornati, esercitazioni a quiz e simulazioni a tempo. Le materie di diritto tributario e amministrativo sono considerate cruciali, insieme a contabilità e nozioni di diritto penale tributario.






