Ottime notizie per chi sogna di acquistare una casa di nuova generazione. L’Agenzia delle Entrate ha acceso la luce verde su una possibilità incredibile: ottenere un doppio beneficio fiscale sull’acquisto di un’abitazione demolita e ricostruita.
Con una nuova, importantissima risposta (la n. 242 del 15 settembre 2025), è stato chiarito che l’acquirente può sommare il Sismabonus e il Bonus per l’acquisto di case ristrutturate. Una vera e propria svolta che può rendere l’acquisto di un immobile sicuro e moderno molto più conveniente.
Vediamo nel dettaglio come funziona questo “doppio sconto” e chi può approfittarne.
La novità in parole semplici: due bonus al prezzo di uno 💰
Immagina questo scenario: un’impresa di costruzioni acquista un vecchio edificio, lo demolisce e lo ricostruisce da zero, rendendolo completamente antisismico. Tu decidi di acquistare una delle nuove abitazioni nate da questa operazione.
Grazie a questo nuovo chiarimento, come acquirente hai diritto a un doppio vantaggio:
- 1. Sismabonus Acquisti (ereditato dal costruttore): L’impresa ha eseguito i lavori per rendere la casa sicura e ha maturato il diritto a questo bonus. Al momento della vendita, trasferisce a te il diritto a questa maxi-detrazione, calcolata sui costi dei lavori strutturali.
- 2. Bonus Acquisto Case Ristrutturate (il tuo bonus): In aggiunta, tu come acquirente hai diritto a un’ulteriore detrazione, calcolata in modo forfettario sul prezzo di acquisto dell’immobile, perché stai comprando da un’impresa che ha interamente ristrutturato l’edificio.

Perché si possono sommare? La spiegazione ufficiale
Potrebbe sembrare troppo bello per essere vero, ma l’Agenzia delle Entrate ha spiegato perché le due agevolazioni non si sovrappongono e sono quindi compatibili. Il motivo è semplice: si basano su due calcoli completamente diversi.
- Il Sismabonus si calcola analiticamente sui costi dei lavori antisismici sostenuti dall’impresa.
- Il Bonus Acquisto si calcola in percentuale sul prezzo di vendita finale dell’immobile.
ATTENZIONE AL TETTO DI SPESA: È fondamentale ricordare che entrambi i benefici devono rientrare nel limite di spesa complessivo di 96.000 euro per unità immobiliare. Non si possono sommare due tetti di spesa, ma si possono combinare le due agevolazioni all’interno di quel singolo limit
Il caso reale: come un contribuente ha ottenuto il via libera
Il chiarimento nasce da un caso concreto. Un cittadino ha acquistato nel 2024 una casa unifamiliare “al grezzo”, cioè non ancora finita (accatastata come F/3, “unità in corso di costruzione”). L’impresa costruttrice aveva già eseguito e certificato i lavori antisismici, trasferendo il relativo Sismabonus all’acquirente al momento del rogito.
L’acquirente ha quindi chiesto: “Oltre a questo, posso chiedere anche il bonus per l’acquisto di case ristrutturate?”. La risposta dell’Agenzia è stata un chiaro e forte SÌ.
Cose importanti da sapere prima di firmare
Questo via libera apre scenari interessanti, ma ci sono delle regole precise da rispettare. Ecco cosa devi sapere:
- Valido anche per case “al grezzo”: La super notizia è che il doppio bonus si applica anche se compri una casa non ancora terminata (categoria F/3), a patto che derivi da un immobile preesistente.
- Niente per il “nuovo su nuovo”: La regola vale solo per interventi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti. Non si applica se la casa è costruita da zero su un terreno dove prima non c’era nulla.
- Il limite di 96.000 € è unico: Lo ripetiamo, è il punto più importante. Il vantaggio totale derivante dalla somma dei due bonus non può superare la detrazione massima calcolata su una spesa di 96.000 euro.
Un chiarimento che rende ancora più vantaggioso investire in immobili nuovi, sicuri e ricostruiti secondo le più moderne normative.






