Quanto deve essere l’ISEE per avere lo sconto sulla TARI nel 2026
Il criterio principale per accedere al bonus TARI è l’ISEE. Le soglie sono due:
- ISEE inferiore a 9.530 euro per famiglie con reddito basso.
- ISEE sotto i 20.000 euro per i nuclei con almeno quattro figli a carico.
In entrambi i casi, lo sconto del 25% sulla tassa rifiuti sarà applicato automaticamente, seguendo le stesse modalità degli altri bonus sociali come luce, gas e acqua, già attivi negli ultimi anni. Secondo le stime, saranno circa 4 milioni le famiglie che beneficeranno della misura.
È importante precisare che il calcolo avverrà in base all’attestazione ISEE presentata nell’anno precedente. Ciò significa che lo sconto del 2026 verrà applicato solo alle famiglie che hanno presentato la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) e ottenuto un ISEE sotto le soglie nel 2025.
Come ottenere l’esonero totale della TARI
Il bonus TARI nazionale si integra con le misure già attive a livello comunale. Molti enti locali, infatti, prevedono esoneri totali o sconti consistenti per le famiglie più fragili. Alcuni esempi:
- Roma Capitale azzera la TARI per i nuclei con ISEE fino a 6.500 euro.
- Milano prevede l’esenzione per chi vive con redditi inferiori alla pensione sociale (538,69 euro mensili nel 2025) o alla pensione minima (603,40 euro).
- Napoli applica uno sconto fisso di 32 euro alle famiglie in regola con i pagamenti.
- Genova concede un contributo tra i 100 e i 150 euro in base alla situazione del nucleo.
Ogni Comune, quindi, può stabilire regole proprie. È consigliabile verificare sul portale istituzionale del Comune di residenza le modalità precise, sia per ottenere l’esenzione totale che per eventuali agevolazioni aggiuntive.

Requisiti per i bonus famiglie nel 2026
Il bonus rifiuti non è l’unico sostegno disponibile dal prossimo anno. Il governo ha confermato una serie di bonus per le famiglie che resteranno attivi nel 2026. Tra i principali:
- Bonus asili nido, fino a 3.600 euro per coprire le rette (1.500 euro se l’ISEE supera i 40.000 euro).
- Carta dedicata a te, con 500 euro a famiglia, rivolta ai nuclei con ISEE basso e almeno tre figli.
- Assegno unico per i figli, già strutturale, con importo crescente al diminuire dell’ISEE.
- Assegno di Inclusione, che sostituisce il Reddito di Cittadinanza.
- Bonus mamme lavoratrici con almeno tre figli, valido fino al 31 dicembre 2026.
- Carta cultura e Carta del merito per i giovani.
- Probabile conferma della Carta per i nuovi nati.
Queste misure, insieme al nuovo bonus TARI, disegnano un quadro più ampio di sostegni che cercano di ridurre il peso delle spese quotidiane, dalle bollette fino ai servizi educativi.
Come richiedere il bonus TARI 2026
Una delle novità più importanti riguarda la modalità di accesso: non servirà presentare alcuna domanda. Lo sconto verrà applicato automaticamente alle famiglie che rientrano nei requisiti, grazie allo scambio di dati tra INPS, ARERA, Acquirente Unico, ANCI-SGATE e CSEA.
L’unico adempimento richiesto è la presentazione della DSU all’INPS per ottenere l’attestazione ISEE aggiornata. Una volta caricati i dati, il sistema verificherà in automatico i requisiti e attribuirà lo sconto del 25%.
Va sottolineato che l’agevolazione verrà applicata in maniera retroattiva, ossia sulla tassa dovuta per l’anno precedente, poiché la determinazione della TARI avviene nei primi mesi dell’anno mentre l’ISEE può essere aggiornato in corso d’anno.
In sintesi, il bonus TARI 2026 rappresenta una misura concreta di sostegno per le famiglie italiane in difficoltà, che si aggiunge al ventaglio di agevolazioni già attive. Con soglie ISEE chiare, procedure semplificate e integrazione con gli aiuti comunali, milioni di cittadini potranno alleggerire una spesa che da anni pesa sui bilanci familiari.






