A pochi chilometri dalla capitale italiana si trova un luogo che unisce natura, storia e suggestione letteraria. Sono le terme del Bullicame, sorgenti sulfuree situate a Viterbo, conosciute per le loro acque calde, i fanghi benefici e un fascino che resiste nei secoli. Non si tratta solo di un sito termale gratuito e aperto a tutti: queste acque furono citate da Dante Alighieri nell’Inferno della Divina Commedia, a testimonianza di quanto il Bullicame fosse già famoso nel Trecento.
Le terme citate nella Divina Commedia
Nel canto XIV dell’Inferno, Dante paragona i vapori sulfurei che si sollevano dalle acque del Bullicame alle atmosfere cupe dell’oltretomba. Un accostamento che, ancora oggi, aggiunge mistero al paesaggio circostante. I versi descrivono il “ruscello del Bullicame” che scorre tra le anime dannate, un dettaglio che immortala queste terme come uno dei luoghi naturali più affascinanti legati alla letteratura italiana.
Questa menzione non è casuale: le acque erano già note agli Etruschi, che vi praticavano bagni termali, e durante il Medioevo furono frequentate anche da pellegrini e abitanti della zona. Ancora oggi, chi vi si reca può immergersi in due vasche naturali formatesi all’interno di un cratere, respirando quell’atmosfera sospesa tra mito e storia che Dante stesso aveva colto secoli fa.
Acque curative e accesso gratuito
Le terme del Bullicame sono alimentate da una sorgente sulfurea che mantiene l’acqua calda tutto l’anno. Questa caratteristica le rende fruibili anche nei mesi invernali, attirando visitatori da tutta Italia. L’ingresso è libero e l’area è accessibile dalle 8.00 alle 17.00, anche se mancano strutture e servizi: chi decide di trascorrere qualche ora qui deve portare con sé ciabatte, costume, asciugamani e, se necessario, cibo e bevande.
Le acque del Bullicame possiedono proprietà benefiche riconosciute: hanno effetti antinfiammatori, cicatrizzanti e cheratoplastici, oltre a essere indicate per chi soffre di problemi respiratori. I fanghi, seppur dall’odore intenso, sono ricchi di minerali utili per la pelle. Dopo l’immersione è consigliato sciacquarsi a lungo, ma l’esperienza resta unica: un bagno gratuito in un contesto paesaggistico e letterario che non ha eguali. Oasi naturale e patrimonio culturale, le terme di Viterbo continuano a richiamare viaggiatori, amanti della storia e semplici curiosi. Un luogo che unisce relax, memoria e natura, a due passi da Roma.






