Roma, 27 agosto 2025 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso preoccupazione per la posizione assunta da Mosca riguardo ai negoziati per la pace. In un messaggio pubblicato su X dopo una conversazione telefonica con il presidente finlandese Alexander Stubb, Zelensky ha sottolineato come “i russi stanno attualmente inviando segnali negativi riguardo agli incontri e ulteriori sviluppi“, denunciando il proseguimento degli attacchi alle città e ai villaggi ucraini con conseguenti vittime quotidiane.
Zelensky: necessità di pressione e diplomazia concreta
Il presidente ucraino ha chiarito che la Russia reagirà solo a una pressione reale e che sono necessari passi concreti da parte di Mosca verso una “vera diplomazia“. Zelensky ha inoltre annunciato che i team ucraini stanno lavorando intensamente per definire una struttura solida di garanzie di sicurezza multilaterali, coinvolgendo partner europei, americani e altri componenti della Coalizione dei Volenterosi. La preparazione coinvolge vari livelli, dai comandanti militari ai ministri della Difesa, con l’obiettivo di organizzare un formato di discussione tra i leader per stabilire priorità e tempistiche, con particolare attenzione alle relazioni con gli Stati Uniti.
Tensioni diplomatiche e ruolo degli alleati
Il contesto diplomatico resta però complesso. Fonti aggiornate indicano che il presidente statunitense Donald Trump ha manifestato un atteggiamento attendista e ha minacciato di ritirarsi dal ruolo di mediatore, preferendo che un eventuale incontro diretto tra Zelensky e Putin si svolga senza la sua partecipazione. Da parte sua, Mosca ha escluso incontri imminenti, mentre Zelensky ha definito la posizione russa come un tentativo di evitare il dialogo diretto, accusando il Cremlino di voler solo lanciare ultimatum per rinviare la pace.
Parallelamente, il presidente finlandese Alexander Stubb, che ha recentemente assunto la carica e guida un Paese entrato nella Nato nel 2023, ha ribadito la necessità di una difesa europea più robusta e ha sottolineato la determinazione finlandese a sostenere Kiev, evidenziando il ruolo cruciale della Finlandia nella sicurezza regionale e la sua posizione come partner affidabile nell’Alleanza Atlantica.
La Nato, attraverso il segretario generale Mark Rutte, mantiene un ruolo attivo nel coordinamento delle garanzie di sicurezza e nell’assistenza militare all’Ucraina. Le discussioni in corso tra i governi europei e i vertici militari statunitensi mirano a presentare a Trump, entro le prossime due settimane, un piano condiviso di supporto strategico per Kiev, definendo un possibile bivio per la mediazione internazionale.
Attacchi mirati e danni alle infrastrutture civili
Oltre 100.000 famiglie ucraine sono rimaste senza elettricità a seguito di un massiccio attacco notturno compiuto da droni russi contro le infrastrutture energetiche nel nord-est dell’Ucraina. Lo ha riferito il presidente Volodymyr Zelensky su X, sottolineando che gli attacchi hanno colpito in particolare le regioni di Poltava, Sumy e Čhernihiv, con gravi danni agli impianti energetici civili.
Durante la notte, quasi un centinaio di droni russi hanno effettuato raid su diverse regioni ucraine, con colpi che hanno interessato anche un liceo a Kharkiv e un condominio residenziale a Kherson, provocando feriti e richiedendo interventi di emergenza per fornire assistenza. Colpita anche la regione di Dnipro, come confermato da Zelensky, che ha denunciato il continuo disinteresse della Russia verso gli appelli internazionali per la cessazione delle ostilità.
Le squadre tecniche stanno lavorando alacremente per il rapido ripristino della fornitura elettrica nelle zone colpite, ma la situazione resta critica per molte famiglie che vivono senza corrente.






