Belgrado, 24 dicembre 2025 – In una conferenza tenutasi oggi a Belgrado, il presidente serbo Aleksandar Vučić ha riaffermato con fermezza la posizione ufficiale della Serbia riguardo alla questione del Kosovo, definendo il territorio come parte inalienabile della Serbia. Nel suo discorso rivolto agli ambasciatori serbi nel mondo, Vučić ha sottolineato la determinazione di Belgrado a difendere l’integrità territoriale e la piena sovranità del Paese.
La posizione di Vučić sull’indipendenza del Kosovo
“Per noi il Kosovo è parte inalienabile della Serbia, così è stato e così sarà”, ha dichiarato Vučić, sottolineando che non vi può essere alcuna discussione in merito, nemmeno di fronte a potenze come Londra o Washington. Il presidente serbo ha ribadito che la Serbia non intende aprire un conflitto armato sulla questione, ma preferisce una soluzione attraverso il negoziato e il dialogo con tutte le parti coinvolte, in particolare con Pristina, sotto l’egida dell’Unione Europea.
Nel corso degli ultimi anni, ha ricordato, Belgrado ha condotto una campagna diplomatica che ha portato al ripensamento di circa una ventina di Paesi che avevano precedentemente riconosciuto l’indipendenza del Kosovo, con l’obiettivo di ottenere ulteriori revoche di riconoscimento in attesa dell’esito del dialogo in corso.
Tensioni regionali e riarmo nei Balcani
Nonostante l’impegno per la pace e la stabilità, Vučić ha espresso preoccupazione per una crescente ondata di riarmo nei Balcani, che a suo avviso è tacitamente diretta contro la Serbia. Ha citato l’accordo militare tra Albania, Croazia e Kosovo, evidenziando come la Croazia stia incrementando il proprio arsenale militare in un contesto di campagne ostili verso Belgrado. “Tutti i Paesi intorno alla Serbia sono membri della NATO o in procinto di aderirvi, come la Bosnia-Erzegovina”, ha affermato, chiedendosi contro chi siano dirette queste misure di difesa e suggerendo che la Serbia sia il motivo di tali preoccupazioni.
Vučić: “Dobbiamo fare tutto per proteggere il nostro Paese”
Vučić ha poi evidenziato l’importanza di rafforzare le capacità militari e di difesa della Serbia per essere pronta a fronteggiare qualsiasi minaccia esterna. Vučić ha puntato in particolare il dito contro il consistente riarmo del Kosovo, definendo la situazione preoccupante.
“A Pristina stanno portando avanti le loro attività, e coloro che hanno creato questa struttura militare – l’Occidente e la Nato – continueranno a sostenerli senza esitazioni”, ha affermato il presidente. “Noi dobbiamo fare tutto il possibile per proteggere il nostro Paese”, ha aggiunto, sottolineando la volontà di Belgrado di rispettare il diritto internazionale, la Carta delle Nazioni Unite e la risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza, adottata nel 1999 al termine del conflitto.
Secondo questa risoluzione, tuttora in vigore, il Kosovo resta parte integrante del territorio serbo, e l’unica forza armata autorizzata a operare nella regione è la Kfor, la missione di pace della Nato.
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