Durante l’inaugurazione della nuova linea ferroviaria ad alta velocità che collega Belgrado a Subotica, il presidente serbo Aleksandar Vučić ha lanciato un monito molto duro sul futuro globale. Secondo il capo di Stato, l’intero pianeta si starebbe preparando a un conflitto su larga scala, e la Serbia non potrà restarne immune. “Nel mondo sarà sempre più difficile. Anche per noi lo sarà, perché tutti stanno preparando la guerra. E quando ci si prepara, significa che la guerra ci sarà. Vi dico che ci sarà,” ha affermato davanti ai presenti.
La diplomazia ignorata
Vučić ha denunciato la scarsa volontà internazionale di trovare soluzioni diplomatiche: “Non sono interessati a colloqui e negoziati. Stanno scavando trincee e aspettano l’inizio, sapendo che la guerra arriverà comunque. Aspettano e si preparano.” Il presidente ha sottolineato che la Serbia dovrà rafforzare le proprie difese e riorganizzare la gestione delle risorse per far fronte a scenari complessi e imprevisti.
Vučić: “Il nostro esercito è pronto a scoraggiare qualsiasi nemico”
Per garantire la sicurezza del Paese, Vučić ha spiegato di aver già raddoppiato le riserve alimentari, sia per l’esercito sia per le scorte nazionali, e che intende richiedere ulteriori aumenti. “Pagherei tutto al mondo perché ciò non accada. Purtroppo temo di avere ragione. Il nostro esercito è pronto a scoraggiare qualsiasi nemico, ma servirà altro,” ha dichiarato, evidenziando l’urgenza di una preparazione completa.
Energia e sanzioni
Il presidente ha inoltre affrontato il tema energetico, in seguito alle difficoltà create dalle sanzioni statunitensi contro l’Industria Petrolifera della Serbia (NIS). Vučić ha rassicurato i cittadini: “Stiamo cercando di risolvere i guai che ci hanno lasciato, pur non avendo alcuna colpa. Paghiamo il prezzo di una situazione imposta. Ma i cittadini non devono preoccuparsi: non ci sarà benzina in taniche. E se mai dovessimo arrivare a questo, i soli responsabili saranno loro.”
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