Varsavia, 31 agosto 2025 – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha espresso oggi a Varsavia la piena solidarietà dell’Unione Europea alla Polonia, definita come terra di confine e vittima di numerosi attacchi ibridi. Nel corso di un punto stampa congiunto con il premier polacco, Donald Tusk, Von der Leyen ha sottolineato che la difesa dei confini polacchi coincide con quella dei confini europei ed è una responsabilità comune da condividere a livello europeo.
Solidarietà e strategia comune per la difesa europea
Von der Leyen ha rimarcato la necessità di una strategia difensiva europea rapida e precisa, soprattutto alla luce del comportamento aggressivo della Russia. In un messaggio pubblico diffuso sulla piattaforma X, la presidente della Commissione ha ricordato che Vladimir Putin non è cambiato negli ultimi 25 anni e ha scatenato quattro guerre, motivo per cui va tenuto sotto controllo solo tramite una solida deterrenza. La Commissione europea ha inoltre proposto di quintuplicare gli investimenti per la difesa e di decuplicare i finanziamenti destinati alla mobilità militare per rafforzare la postura difensiva del continente.
La Polonia, ha sottolineato Von der Leyen, è il maggiore investitore europeo nel settore della difesa e sarà il principale beneficiario del programma SAFE, strumento chiave per migliorare la preparazione militare dell’Ue. L’Europa deve puntare a un modello di “Europa che protegge”, rafforzando la cooperazione e gli investimenti per garantire sicurezza e stabilità lungo tutti i confini orientali.
Il ruolo della Polonia e l’impegno europeo sulla pace e la sicurezza
Il premier polacco Donald Tusk ha ribadito l’importanza di mantenere saldo il confine tra Europa, Russia e Bielorussia, evidenziando che la sicurezza dell’intero continente dipende in larga misura dalla protezione della frontiera polacca. Ha inoltre richiamato il sostegno unanime degli Stati europei nel non ammettere modifiche territoriali forzate, sottolineando che l’Occidente non accetterà richieste russe che equivalgano alla conquista di territori ucraini.
Queste dichiarazioni si inseriscono in un contesto europeo segnato da un’intensa attività diplomatica e militare volta a sostenere l’Ucraina e a garantire la sicurezza regionale. La Commissione europea e i leader Ue continuano a lavorare su un piano di riarmo ambizioso, denominato “Readiness 2030”, che amplia il concetto di preparazione, includendo infrastrutture, mobilità militare, guerra elettronica e comunicazioni.
Il vertice europeo di Bruxelles, conclusosi nelle ultime ore, ha rilanciato l’impegno comune per la difesa e la pace, con un’attenzione particolare a sostenere l’Ucraina nella sua resistenza, secondo la filosofia della “pace attraverso la forza” ribadita da Von der Leyen e dagli altri leader dell’Unione.






