Edimburgo, 27 luglio 2025 – Oggi pomeriggio, nel prestigioso Golf Club di Turnberry in Scozia, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen incontrerà il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per discutere un accordo sui dazi commerciali. L’obiettivo è chiaro: evitare una nuova escalation di tensioni commerciali e trovare un’intesa che metta fine alla disputa tariffaria tra le due potenze economiche.
L’intesa sui dazi e la rinuncia alla web tax
Un elemento fondamentale di questa trattativa riguarda la web tax, imposta digitale fortemente voluta da Bruxelles ma osteggiata dalla Casa Bianca. Secondo quanto emerso, l’Unione Europea ha deciso di non avanzare l’idea di introdurre una web tax sui colossi tecnologici statunitensi. Questa concessione rappresenta un gesto distensivo significativo verso Washington, recepito positivamente dagli Stati Uniti e che potrebbe favorire un accordo più ampio sui dazi.
Parallelamente, Trump ha manifestato la disponibilità ad abbassare i dazi sulle automobili dal 27,5% al 15%, una soglia più vicina alle richieste di Bruxelles, e ad applicare lo stesso dazio ridotto anche ai medicinali. Resterebbero però in vigore i dazi su semiconduttori, acciaio e alluminio, settori dove l’Europa esporta meno. Inoltre, entrambe le parti si impegnerebbero a rinunciare ai dazi su aerei e alcolici, segnando un significativo passo verso la distensione commerciale.
Segnali di equilibrio nella politica estera europea
Il dialogo tra von der Leyen e Trump arriva in un momento delicato, in cui l’Unione europea ha confermato di non voler spostare il proprio asse strategico verso Pechino, ribadendo il suo impegno prioritario nei confronti degli Stati Uniti. L’incontro in Scozia simboleggia quindi non solo una negoziazione sui dazi, ma anche una riaffermazione di un equilibrio geopolitico tra Occidente e Cina.
Ursula von der Leyen, alla guida della Commissione europea dal 2019 e recentemente riconfermata per un secondo mandato, punta a concludere questo capitolo negoziale senza aprire nuovi fronti tariffari. La rinuncia alla web tax e la riduzione dei dazi sulle auto rappresentano la mossa finale per evitare un’escalation che avrebbe potuto sfociare in un conflitto economico di vasta portata.
L’incontro odierno è dunque cruciale per la definizione del futuro rapporto commerciale tra UE e Stati Uniti, con potenziali ripercussioni su mercato, industria e tecnologia a livello globale.






