Roma, 2 ottobre 2025 – L’Aula della Camera ha approvato una risoluzione significativa riguardante il conflitto nella Striscia di Gaza e il riconoscimento dello Stato palestinese, con un voto di 175 favorevoli, 108 contrari e 7 astenuti. La decisione rappresenta il primo passo formale della maggioranza su questo tema delicato, inserendo precise condizioni per il riconoscimento della Palestina.
Riconoscimento condizionato della Palestina
La risoluzione approvata prevede il riconoscimento dello Stato palestinese a condizione che Hamas liberi tutti gli ostaggi e rinunci a ogni presenza politica e militare sia nella Striscia di Gaza che in Cisgiordania. Questo aspetto è centrale nella posizione espressa dalla maggioranza, che lega il sostegno al piano americano per la gestione del conflitto a Gaza a questi impegni precisi. La risoluzione contiene dieci punti di impegno, fra cui spicca anche la volontà di proseguire nelle azioni volte a garantire il rapido e sicuro rientro degli attivisti a bordo della Global Sumud Flotilla, la missione di solidarietà internazionale diretta alla Striscia bloccata e abbordata da Israele ieri sera. Le navi della missione umanitaria sono state fermate dalla marina israeliana mentre erano in acque internazionali e gli attivisti sono stati arrestati. Tuttavia alcune barche sarebbero riuscite a continuare il loro viaggio umanitario, avvicinandosi alle coste dell’enclave palestinese.
Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenuto recentemente a New York, ha appoggiato la linea del governo, sottolineando l’importanza di un approccio pragmatico e condizionato nel riconoscimento palestinese, come ribadito anche dalla Presidenza del Consiglio guidata da Giorgia Meloni. La leader ha chiarito che il riconoscimento sarà possibile solamente al verificarsi delle condizioni poste, in particolare il rilascio degli ostaggi e la cessazione dell’influenza di Hamas, considerato un gruppo terroristico.
Hamas continua a combattere
Secondo quanto riportato dalla Bbc, i mediatori internazionali hanno contattato il leader militare di Hamas, Izz al-Din al-Haddad, noto come “il fantasma” o Abu Suheib, che ha dichiarato la sua determinazione a continuare la lotta armata contro Israele, respingendo qualsiasi proposta che non contempli la completa liberazione degli ostaggi e il disarmo totale di Israele. L’ala militare di Hamas a Gaza rifiuta quindi il piano Trump di cessate il fuoco.






