Pechino, 29 agosto 2025 – In vista del vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) che si terrà a Tianjin dal 31 agosto al 3 settembre, il presidente russo Vladimir Putin si prepara a una serie di incontri bilaterali di alto profilo. La visita in Cina assume un rilievo diplomatico particolare nel contesto della crescente tensione internazionale e del riassetto degli equilibri globali, con la presenza di importanti leader mondiali.
Incontri strategici con Xi Jinping, Modi, Erdogan e Pezeshkian
Secondo quanto reso noto dal consigliere del Cremlino Yuri Ushakov, Putin avrà colloqui con il presidente cinese Xi Jinping, il primo ministro indiano Narendra Modi, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il presidente iraniano Masoud Pezeshkian. Questi incontri si svolgeranno in occasione del summit SCO e delle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale. Un appuntamento diplomatico che vede per la prima volta dopo anni la partecipazione di Modi in Cina, segnando un significativo disgelo nei rapporti sino-indiani, intensificato dalle recenti tensioni commerciali con gli Stati Uniti.
Ushakov ha inoltre riferito che è in preparazione un possibile incontro con il leader nordcoreano Kim Jong-un, che farà ritorno a Pechino dopo sei anni, rafforzando così il legame tra Mosca, Pyongyang e Pechino.
Putin atteso in Cina per incontrare Erdogan, poi in India a dicembre
L’incontro tra Putin e Recep Tayyip Erdogan avverrà a margine del vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, in programma in Cina. Al centro del colloquio ci sarà il conflitto in Ucraina.
“La Turchia svolge un ruolo importante nel processo di risoluzione della questione ucraina”, ha dichiarato Yuri Ushakov, consigliere per la politica estera del Cremlino, nel corso di un briefing con la stampa internazionale, tra cui l’AFP.
Parallelamente, Ushakov ha confermato che Putin sarà in visita ufficiale in India nel mese di dicembre. L’annuncio giunge in un momento delicato per i rapporti internazionali: lo scorso 27 agosto sono entrati in vigore i dazi del 50% imposti da Donald Trump contro New Delhi, accusata di continuare a importare petrolio russo.
Nonostante le nuove barriere commerciali, fonti citate dalla Reuters riferiscono che l’India è pronta ad aumentare gli acquisti di greggio da Mosca tra il 10% e il 20% a settembre. Nuova Delhi, oltre a essere uno dei principali partner energetici della Russia, è anche il primo acquirente di armamenti russi, fattore che consolida ulteriormente il legame strategico tra i due Paesi.






