Copenaghen, 1 ottobre 2025 – Nel corso del vertice informale dell’Unione Europea che si sta svolgendo a Copenaghen, la minaccia rappresentata dai droni nelle operazioni di guerra ibrida è emersa come tema centrale nelle discussioni tra i leader europei. La premier danese Mette Frederiksen ha dichiarato con fermezza che la Danimarca dispone del mandato per abbattere i droni sospetti che sorvolano il proprio territorio, indicando una linea dura nella risposta alle incursioni che si stanno intensificando in Europa.
La Danimarca e il mandato per l’abbattimento dei droni
La premier Frederiksen, parlando prima dell’avvio del vertice Ue, ha sottolineato che la questione dei droni è ormai una priorità imprescindibile per la sicurezza europea. “In Danimarca abbiamo mandato per abbattere i droni, in generale sono a favore”, ha affermato. Ha inoltre richiamato l’attenzione sulla natura trasversale di questa minaccia: “È capitata a noi, alla Polonia e può capitare ad altri. Dobbiamo guardare alla guerra ibrida da una prospettiva europea e non nazionale”. Secondo Frederiksen, infatti, è fondamentale affrontare la problematica in modo coordinato per non perdere la visione complessiva della strategia ostile che si sta dispiegando contro l’Europa.

Vertice di Copenaghen: difesa, deterrenza e ruolo dell’Europa
Oltre alla Danimarca, al vertice sono intervenuti importanti leader europei come la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, che ha indicato la questione dei droni come uno dei nodi principali da affrontare. Metsola ha espresso la necessità di rafforzare la difesa e la deterrenza a livello comunitario, auspicando una cooperazione anche con la NATO su questo fronte. Il primo ministro finlandese Petteri Orpo ha evidenziato che la situazione attuale si avvicina a una guerra ibrida permanente, con una crescente serie di attacchi che includono missili, sabotaggi e, appunto, droni.
L’Alta rappresentante dell’UE per la Politica estera, Kaja Kallas, ha definito questi eventi come “terrorismo di Stato”, sottolineando la necessità di una risposta ferma e coordinata, pur lasciando alle autorità danesi il compito di attribuire le responsabilità precise. Nel contesto del vertice si discute anche della proposta di utilizzare i beni russi congelati per finanziare la difesa e la ricostruzione in Ucraina, rafforzando così il sostegno militare e finanziario a Kiev.
Il vertice di Copenaghen rappresenta dunque un momento decisivo per consolidare l’unità europea nella tutela della sicurezza collettiva, facendo fronte comune contro le nuove forme di minaccia che mettono a rischio la stabilità del continente.






