Il Cairo, 13 ottobre 2025 – Un confronto di alto livello si è svolto a margine della cerimonia di firma del Piano di Pace per Gaza, con la partecipazione della presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni e di numerosi leader mondiali, per discutere dei prossimi passi relativi alla stabilizzazione e alla ricostruzione della Striscia di Gaza. Al centro del dialogo l’urgenza di incrementare rapidamente l’accesso umanitario per far fronte ai gravi bisogni della popolazione civile.
Vertice internazionale per la pace e la ricostruzione di Gaza

La riunione ha visto la partecipazione di figure di rilievo come il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, il primo ministro britannico Keir Starmer, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani, il primo ministro canadese Michael Carney, il re di Giordania Abdullah II e il ministro degli Esteri saudita Faisal bin Farhan Al Saud. La presenza della premier italiana in Egitto è stata anche occasione per un incontro bilaterale con il presidente al-Sisi.
Il confronto ha posto l’accento sull’importanza di un cessate il fuoco stabile, indispensabile per permettere il transito sicuro degli aiuti umanitari e per avviare la sfida della ricostruzione, che dovrà vedere un ruolo preminente delle nazioni arabe, escludendo qualsiasi partecipazione di Hamas.
Inoltre, la premier Meloni ha confermato il forte sostegno italiano alla mediazione internazionale guidata da Stati Uniti, Egitto e Qatar, ribadendo la necessità della liberazione degli ostaggi e del disarmo di Hamas come condizioni fondamentali per una pace duratura.
L’impegno italiano e il contesto europeo
Nel corso dei recenti incontri internazionali, tra cui il vertice del G7 e il Consiglio Europeo del 26 e 27 giugno, la presidente del Consiglio Meloni ha sottolineato l’importanza di una risposta coesa e multilaterale alle tensioni in Medio Oriente, in particolare riguardo alla crisi israelo-palestinese. Ha evidenziato come l’Unione Europea debba concentrarsi sulle questioni dove può incidere concretamente, promuovendo iniziative coordinate per la stabilità e la sicurezza della regione.
Il governo italiano ha inoltre confermato il proprio impegno umanitario tramite l’iniziativa Food for Gaza, finalizzata a rafforzare l’azione umanitaria europea, e ha stanziato ulteriori fondi per l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’UNICEF, destinati a garantire assistenza sanitaria e supporto a donne e bambini nella Striscia.
Parallelamente, l’Italia ha coordinato l’evacuazione di 70 palestinesi da Gaza, tra cui il piccolo Adam e sua madre, la dottoressa Alaa al-Najjar, unici sopravvissuti di una famiglia di dodici persone, confermando il ruolo attivo del nostro Paese nel sostegno alla popolazione civile.
La situazione sul terreno resta complessa e delicata, con un aumento delle tensioni in tutta la regione e la necessità di mantenere un dialogo costante tra governi, istituzioni internazionali e attori locali per garantire una gestione efficace della crisi e un futuro di pace per Gaza e per l’intero Medio Oriente.






