Caracas, 28 ottobre 2025 – Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha annunciato la sospensione immediata dell’accordo energetico con Trinidad e Tobago. La decisione è stata presa in risposta alle recenti “esercitazioni militari” tra Port of Spain e gli Stati Uniti, che Caracas percepisce come una minaccia diretta alla sua sovranità nazionale.
Venezuela sospende l’accordo sul gas con Trinidad e Tobago
Durante il suo programma televisivo sulla rete statale venezuelana, Maduro ha dichiarato: “Ho approvato la sospensione immediata di tutti gli effetti dell’accordo energetico e di tutto quanto concordato in materia“. L’intesa, stipulata tra i due paesi, riguardava lo sviluppo e l’esportazione di gas da giacimenti condivisi situati vicino al confine marittimo tra Venezuela e Trinidad e Tobago.
Il presidente venezuelano ha inoltre rivolto dure critiche alla premier trinidadiana Kamla Persad-Bissessar, affermando che la sua leadership “favorisce la guerra per debolezze personali, fisiche, mentali e morali”. La decisione di Maduro arriva poche ore dopo che la vicepresidente Delcy Rodríguez aveva suggerito la rottura dell’accordo. Dal canto suo, Persad-Bissessar ha risposto con fermezza, dichiarando che Trinidad e Tobago “non è suscettibile a nessun ricatto politico”.
Tensioni militari e geopolitiche nel Mar dei Caraibi
Le relazioni tra Caracas e Port of Spain si sono ulteriormente deteriorate in seguito all’arrivo del cacciatorpediniere statunitense USS Gravely per “esercitazioni militari” con le forze trinidadiane. Gli Stati Uniti mantengono un dispositivo militare di notevole entità nella regione, composto da otto navi da guerra, un sottomarino e circa 10.000 militari, operazione ufficialmente finalizzata alla lotta contro il narcotraffico.
Tuttavia, il governo venezuelano considera tale presenza un atto ostile, interpretandolo come una minaccia volta a favorire un cambio di regime in Venezuela. Maduro ha denunciato un’aggressione americana mirata a sostituire l’attuale governo con “governi fantoccio” e a impadronirsi delle risorse naturali del paese, come petrolio e gas.
In questo clima di tensione crescente, Maduro ha scritto al Vaticano chiedendo l’intervento diplomatico per preservare la pace e la stabilità nel paese, mentre riceve il sostegno di Russia e Cina, che condannano l’ingerenza statunitense negli affari interni venezuelani.
Il Venezuela, dal canto suo, si prepara a contrastare eventuali ulteriori azioni ostili degli Stati Uniti, anche attraverso misure di emergenza che ampliano i poteri del presidente in caso di conflitti armati, come annunciato dalla vicepresidente Rodríguez.
L’incertezza politica e militare nella regione lascia presagire un proseguimento delle tensioni tra Venezuela, Trinidad e Tobago e Stati Uniti, con ripercussioni che potrebbero coinvolgere l’intero scenario geopolitico dei Caraibi.






