In un’intervista rilasciata a Fox News, María Corina Machado, leader dell’opposizione venezuelana e vincitrice del Premio Nobel per la Pace 2025, ha dichiarato che la maggioranza dei venezuelani sostiene le azioni del presidente statunitense Donald Trump contro i cartelli della droga e la pressione politica esercitata sul governo di Nicolás Maduro.
L’appoggio dei venezuelani e di Machado a Trump
Nel corso dell’intervista, condotta da Laura Trump, nuora del presidente statunitense, Machado ha sottolineato come il popolo venezuelano sia impegnato da 26 anni nella lotta per la liberazione del proprio Paese e veda nelle strategie di Trump un’opportunità concreta per mettere fine a quella che ha definito una “guerra” interna. “Il popolo venezuelano appoggia pienamente il presidente Trump e la sua strategia”, ha affermato con fermezza.
Machado ha inoltre evidenziato il drammatico declino del Venezuela negli ultimi due decenni, attribuendo la responsabilità al socialismo e alla criminalità che hanno causato una profonda crisi sociale ed economica. “Vent’anni fa il Venezuela era il Paese più ricco e libero dell’America Latina, oggi è uno dei più poveri. Questo perché il socialismo promette uguaglianza per tutti, ma in realtà siamo tutti ugualmente poveri”, ha aggiunto.
María Corina Machado: un profilo politico controverso
Nata a Caracas nel 1967, Machado è una figura di spicco dell’opposizione venezuelana, fondatrice del movimento politico Vente Venezuela e già deputata dell’Assemblea nazionale dal 2011 al 2014. Nota per la sua ferma opposizione al governo Maduro, è stata spesso al centro di controversie politiche e giudiziarie nel suo Paese. Nel 2023, è stata inabilitata politicamente per quindici anni, accusata di frode fiscale e di sostenere le sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti al Venezuela.
Nonostante le tensioni nel panorama politico venezuelano, Machado ha ricevuto importanti riconoscimenti internazionali per la sua attività in difesa dei diritti umani, culminati con il prestigioso Premio Nobel per la Pace del 2025. Tuttavia, il conferimento del premio ha suscitato discussioni, considerata la sua posizione fortemente critica verso il governo Maduro e il suo sostegno alle politiche statunitensi in America Latina.
La sua dichiarazione di oggi conferma un punto di vista che vede nella cooperazione con l’amministrazione Trump un elemento chiave per la possibile risoluzione della crisi venezuelana, con un’appassionata richiesta di sostegno internazionale per il cambiamento politico nel Paese.






