Washington, 19 dicembre 2025 – Durante la conferenza stampa di fine anno a New York, il segretario di Stato degli Stati Uniti Marco Rubio ha ribadito con fermezza la determinazione di Washington a imporre un blocco navale contro il petrolio venezuelano, nonostante le possibili difficoltà e opposizioni internazionali. La misura, annunciata in precedenza dal presidente Donald Trump, mira a contrastare il regime di Nicolás Maduro, definito da Rubio come “illegittimo” e strettamente collegato a gruppi terroristici come Hezbollah e all’Iran.
La posizione degli Stati Uniti verso il Venezuela
Marco Rubio ha sottolineato che nulla impedirà agli Stati Uniti di far rispettare le leggi sulle sanzioni economiche contro il Venezuela, mettendo in evidenza che il blocco petrolifero rappresenta un passo necessario per contrastare un governo che, a suo dire, opera in cooperazione con organizzazioni terroristiche e coinvolto in attività che minacciano gli interessi nazionali americani. Il segretario di Stato ha definito “intollerabile” lo status quo con il regime venezuelano, accusato anche di collaborare con narcotrafficanti e di minare la stabilità regionale.
Durante lo stesso intervento Rubio ha poi dichiarato di non essere preoccupato per una possibile escalation con la Russia, altro attore internazionale che sostiene Maduro, definendo prevedibile la retorica di Mosca a favore del Venezuela. Il blocco navale, pertanto, viene presentato come un atto legittimo e necessario nel quadro delle politiche di pressione degli Stati Uniti verso Caracas.
Reazioni internazionali e contesto geopolitico
L’annuncio di Washington di chiudere lo spazio aereo sul Venezuela ha suscitato una dura condanna da parte di Cuba. Il ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodriguez Parrilla, ha definito questa decisione un atto “aggressivo” e un “preludio a un attacco illegale”, invitando la comunità internazionale a esprimersi contro questa azione, ritenuta una seria minaccia al diritto internazionale e fonte di potenziali conseguenze destabilizzanti per la regione latinoamericana e caraibica.
Il contesto geopolitico vede quindi una crescente tensione tra Stati Uniti e alleati da un lato e il blocco sostenitore di Maduro dall’altro, con la Russia e Cuba che si schierano contro le iniziative di Washington. Nel frattempo, gli Stati Uniti proseguono nel loro impegno a contrastare quella che considerano una minaccia ai propri interessi e alla stabilità internazionale, mantenendo alta l’attenzione sull’evoluzione della situazione in Venezuela.






