Washington, 23 novembre 2025 – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è tornato ad attaccare con forza alcuni deputati democratici, definendoli “sediziosi” e sostenendo che dovrebbero essere in carcere. Il capo della Casa Bianca, in carica dal gennaio 2025 per il secondo mandato non consecutivo, ha espresso le sue dure critiche tramite la piattaforma social Truth Social.
Trump accusa i deputati democratici di sedizione
In un post pubblicato oggi, Trump ha scritto: “I traditori che hanno detto ai militari di disobbedire ai miei ordini dovrebbero essere in prigione in questo momento, non in giro per le reti di fake news cercando di spiegare che ciò che hanno detto andava bene. Non andava bene, e non lo andrà mai! È stata sedizione al massimo livello, e la sedizione è un crimine grave“. Il riferimento è ai sei deputati democratici che in un video avevano esortato i militari americani a “rifiutare ordini illegali”.
In un ulteriore messaggio, Trump ha affermato che “molti grandi studiosi di diritto concordano sul fatto che i traditori democratici che hanno detto ai militari di disobbedire ai miei ordini, in qualità di Presidente, hanno commesso un crimine di seria entità“. Il presidente ha dunque ribadito la sua posizione dura contro l’opposizione democratica, sottolineando la gravità delle accuse di sedizione.
Il contesto
Nei giorni scorsi, Donald Trump aveva già attaccato sei deputati Democratici definendoli come “sediziosi” e invocando su di loro il “carcere” e perfino la pena di morte. In un post su Truth infatti, il presidente aveva scritto che il “crimine” commesso dai 6 demo era “punibile con la morte”.
In questo quadro, le recenti dichiarazioni contro i deputati democratici si inseriscono in un clima di forte tensione politica, con il presidente che continua a denunciare presunti atti di slealtà e tradimento da parte dell’opposizione.






