Ginevra, 23 novembre 2025 – La crisi in Ucraina si conferma al centro delle tensioni internazionali mentre a Ginevra si sono aperti i colloqui tra Unione Europea, Stati Uniti e Kiev per discutere il piano di pace proposto da Washington. Il confronto si svolge in un contesto segnato da forti critiche da parte di alcuni senatori statunitensi, che definiscono la proposta come una mera “lista dei desideri di Mosca“, mentre la diplomazia americana ribadisce che il progetto è frutto di un lavoro congiunto con contributi sia russi sia ucraini.
La posizione degli Stati Uniti e dell’UE sul piano di pace
L’incontro in Svizzera ha visto la partecipazione di importanti figure diplomatiche, tra cui il segretario di Stato americano Marco Rubio. Secondo alcune fonti parlamentari, Rubio avrebbe definito il piano statunitense come una “lista dei desideri russa“, espressione che tuttavia è stata smentita ufficialmente dal Dipartimento di Stato, che ha chiarito come il documento sia stato elaborato dagli Stati Uniti con contributi di entrambe le parti coinvolte nel conflitto.
I leader europei, in vista del vertice di Luanda, richiedono ulteriori garanzie su temi fondamentali quali la definizione dei confini ucraini, la capacità di deterrenza e il rafforzamento delle difese di Kiev. Nel frattempo, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato un colloquio imminente lunedì con Vladimir Putin, segnale di un possibile tentativo diplomatico a livelli più alti.
L’Italia, rappresentata a Ginevra dal consigliere diplomatico Fabrizio Saggio, conferma la sua disponibilità a collaborare con Unione Europea e Stati Uniti per sostenere la stabilità nella regione.
Le accuse di Trump sulla leadership ucraina
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rilanciato le sue critiche sulla gestione della guerra in Ucraina attraverso un post pubblicato sul social Truth. Secondo Trump, la violenza del conflitto russo-ucraino è il risultato di una leadership debole e inadeguata sia da parte degli Stati Uniti sia da parte dell’Ucraina stessa.
Nel suo messaggio, Trump sostiene che con una “forte e adeguata leadership statunitense e ucraina“ il conflitto non sarebbe mai scoppiato. Il tycoon afferma che la guerra è iniziata durante l’amministrazione di Joe Biden, da lui definito “Sleepy Joe”, e che se le elezioni presidenziali del 2020 non fossero state “truccate e rubate“, non ci sarebbe stata alcuna guerra. Trump accusa direttamente la leadership ucraina di non aver mostrato alcuna gratitudine per gli sforzi degli Stati Uniti, sottolineando come la Unione Europea continui a comprare petrolio dalla Russia nonostante il conflitto in corso.
Il Presidente Usa ha inoltre ribadito che Putin ha approfittato della percepita debolezza americana per lanciare l’invasione: “Putin non avrebbe mai attaccato se avesse visto una leadership forte. Ha detto: ‘Questa è la mia occasione!’”. Trump si è definito erede di una guerra che, a suo dire, “non sarebbe mai dovuta accadere” e che ha causato la perdita di milioni di vite umane.
La controproposta Ue
Secondo Bloomberg, l’Unione Europea ha elaborato una controproposta in 24 punti al piano di pace per l’Ucraina avanzato dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Secondo quanto riportato da Bloomberg, la proposta europea prevede l’uso degli asset congelati di Mosca per finanziare la ricostruzione dell’Ucraina e risarcire Kiev, e include una richiesta di garanzie di sicurezza da parte degli Stati Uniti, configurate sulla base della clausola di difesa reciproca prevista dall’articolo 5 della NATO. La controproposta, che respinge le pretese russe di cessione di territori non occupati a est, sarà formalmente presentata nel corso dei colloqui diplomatici in programma a Ginevra.
La proposta europea si concentra su due punti fondamentali: l’utilizzo degli asset finanziari russi congelati in occidente e la garanzia di una tutela della sicurezza dell’Ucraina. Gli asset sequestrati a Mosca, che ammontano a diverse decine di miliardi di euro, dovrebbero essere impiegati per sostenere gli sforzi di ricostruzione postbellica di Kiev e per compensare i danni subiti dal paese a seguito del conflitto. Parallelamente, l’Europa richiede agli Stati Uniti di confermare un impegno formale di difesa reciproca, simile a quanto previsto dall’articolo 5 della NATO, per garantire protezione contro future aggressioni. Inoltre, uno dei punti prevederebbe che il numero dei soldati ucraini in tempo di pace venga ridotto a 800mila, e non a 600mila come chiedeva Mosca.
Nel documento europeo si sottolinea con fermezza il rifiuto delle richieste avanzate dalla Russia relative alla cessione di territori ucraini non ancora occupati, particolarmente nella regione orientale. L’Europa ribadisce così la propria posizione a tutela dell’integrità territoriale dell’Ucraina, in linea con il diritto internazionale e le risoluzioni ONU. La controproposta sarà presentata agli Stati Uniti durante i prossimi incontri diplomatici a Ginevra, con l’obiettivo di trovare un’intesa condivisa sulla pace e la stabilità nella regione.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Johannesburg, ha riferito: “Ho trovato una disponibilità da parte di Trump” a modificare il piano per l’Ucraina. “Abbiamo fatto una telefonata abbastanza lunga anche con Stubb, penso che il lavoro che gli sherpa stanno facendo a Ginevra segua questo intendimento“, ha aggiunto.
Un impegno internazionale per la pace in Ucraina
Il presidente della Finlandia Alexander Stubb ha rivelato di aver avuto una conversazione telefonica con la premier italiana Giorgia Meloni e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump riguardo al piano di pace per la guerra in Ucraina. La chiamata, avvenuta nelle prime ore della domenica mattina negli Stati Uniti, ha segnato un importante momento di dialogo tra i leader, impegnati nella ricerca di una soluzione al conflitto.
Secondo Stubb, il presidente Trump si è mostrato estremamente attivo e determinato, rispondendo al telefono alle 5 del mattino ora locale negli Stati Uniti. “Il presidente degli Stati Uniti si sveglia molto presto e lavora molto duro e voleva parlare del piano e dello stato di avanzamento”, ha spiegato Stubb da Johannesburg, al termine del vertice del G20. L’incontro telefonico si è focalizzato sullo “stato di avanzamento del piano in 28 punti” e sugli sviluppi recenti relativi al piano di pace, che mira a porre fine alla guerra di aggressione russa in Ucraina.
Ucraina: la situazione sul campo
Sul terreno, la guerra continua senza sosta. Nella notte è stato registrato un pesante attacco con circa 100 droni su Kiev, dei quali 69 sono stati abbattuti dalle difese ucraine. Nel frattempo, a Ternopil, nel sud-ovest del Paese, un durissimo assalto russo ha provocato morti e feriti, confermando la pericolosa escalation sul fronte interno.
La situazione umanitaria resta drammatica. Tra le vittime del conflitto vi sono anche numerosi bambini, come la giovane Angelina, affetta da osteosarcoma agli arti inferiori, costretta a convivere con la perdita di una gamba e a lottare per un futuro migliore. Organizzazioni come Soleterre si impegnano a garantire supporto medico e psicologico ai più vulnerabili, sottolineando quanto la guerra stia devastando vite innocenti.
Le tensioni sul piano internazionale e sul campo di battaglia evidenziano la complessità del conflitto ucraino, dove le trattative diplomatiche si intrecciano con la dura realtà delle armi e delle sofferenze umane. In questo scenario, il ruolo di Zelensky rimane cruciale non solo come leader di una nazione in guerra, ma anche come protagonista di una difficile transizione politica interna, con il destino del Paese appeso a un filo sottile tra resistenza e riforme.






