Tel Aviv, 31 luglio 2025 – Nuovi sviluppi emergono nel contesto del conflitto israelo-palestinese, con un’intesa strategica fra Stati Uniti e Israele destinata a modificare l’approccio nei confronti del gruppo palestinese Hamas. La Casa Bianca ha annunciato la partenza imminente di Steve Witkoff, inviato speciale del presidente Donald Trump, e dell’ambasciatore Mike Huckabee verso Gaza, con l’obiettivo di monitorare la distribuzione degli aiuti umanitari nella Striscia.
Intesa Usa-Israele: stop agli accordi parziali con Hamas
Una fonte politica israeliana di alto livello ha riferito a Ynet che la collaborazione fra Washington e Tel Aviv si sta consolidando attorno a una linea di condotta più rigorosa nei confronti di Hamas. Alla luce del rifiuto da parte di Hamas di accordi parziali per il rilascio degli ostaggi, l’intesa prevede ora un piano per la liberazione completa di tutti i rapiti, nonché per il disarmo dell’organizzazione e la smilitarizzazione della Striscia di Gaza. In questo contesto, la fonte ha sottolineato che attualmente i contatti con Hamas sono interrotti e che il gruppo ha tagliato ogni relazione, rendendo impossibili negoziati diretti. Anche Steve Witkoff, figura chiave nelle trattative, avrebbe preso atto di questa situazione.
La portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha definito “molto produttivo” l’incontro avvenuto a Washington tra Witkoff e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, rafforzando i legami diplomatici tra le due parti in un momento di alta tensione.
Witkoff e Huckabee a Gaza per la gestione degli aiuti
Domani Witkoff e Huckabee si recheranno direttamente nella Striscia di Gaza per verificare la corretta distribuzione degli aiuti umanitari, in un’area segnata dal conflitto e dal blocco israeliano. Questa missione si inserisce in un contesto di crescente pressione internazionale per attenuare la crisi umanitaria e garantire assistenza alle popolazioni civili.
Steve Witkoff, noto imprenditore e diplomatico statunitense, è stato nominato inviato speciale in Medio Oriente dal presidente Trump nel gennaio 2025. La sua attività ha incluso la mediazione per il cessate il fuoco e per lo scambio di ostaggi tra Israele e Hamas, oltre a negoziati con la Russia in relazione alla guerra in Ucraina. La sua presenza a Gaza rappresenta un segnale chiaro della volontà degli Stati Uniti di mantenere un ruolo attivo nel tentativo di stabilizzare la regione.






