Roma, 8 ottobre 2025 – Un allarme drammatico arriva da Gaza, dove, secondo l’Unicef, in poco più di due anni sono stati 64.000 i bambini uccisi o mutilati nel contesto del conflitto che da oltre 700 giorni devasta la Striscia.
La testimonianza di Catherine Russell, direttrice generale Unicef
La direttrice generale dell’Unicef, Catherine Russell, ha denunciato con fermezza la gravità della situazione: «Da oltre 700 giorni, i bambini di Gaza vengono uccisi, mutilati e sfollati in una guerra devastante che è un affronto alla nostra comune umanità». Gli attacchi, ha aggiunto Russell, continuano a colpire duramente Gaza City e altre aree della Striscia, causando sofferenze indicibili.
Un dato particolarmente sconvolgente riportato dall’agenzia è che tra le vittime ci siano almeno 1.000 neonati, e che molti altri bambini siano morti a causa di malattie prevenibili o siano sepolti sotto le macerie senza che sia possibile contarli con precisione. La situazione umanitaria, quindi, appare in costante peggioramento e di estrema gravità.
Gaza, una città sotto assedio
Da quando l’Idf ha lanciato l’operazione “Carri di Gedeone 2” per conquistare totalmente Gaza City, i bombardamenti si sono intensificati, causando più vittime e feriti. I palestinesi continuano a migrare, forzatamente, verso sud, in direzione delle ‘zone umanitarie’, che però di umanitario hanno ben poco: le bombe delle Idf arrivano anche li.
Si stima che siano circa 700mila i palestinesi sfollati in maniera coatta; circa 67mila sono i morti nella Striscia dal 7 ottobre 2023 e circa 300 giornalisti sono stati uccisi da Israele. L’Onu ha riconosciuto il governo di Tel Aviv colpevole di aver “alimentato e provocato”, con l’imposizione del blocco degli aiuti umanitari, la carestia in corso nell’enclave palestinese. I bambini morti per malnutrizione e fame sono oltre 400.
Nonostante l’avvio dei colloqui indiretti tra Hamas e Israele a Sharm el-Sheikh, le Idf bombardano ancora la Striscia di Gaza, continuando inesorabilmente a mietere vittime.






