Il primo ministro ungherese Viktor Orban torna a puntare i riflettori sulla crisi in Ucraina e sulle tensioni tra Europa e Russia, esprimendo una posizione critica rispetto alla strategia attuale dell’Ue. In un’intervista rilanciata sui suoi canali social, Orban ha sottolineato l’urgenza di un cambio di rotta, evocando la minaccia di un conflitto mondiale.
La proposta di negoziato di Viktor Orban all’Ue
Orbán ha dichiarato che “invece che sperare nella vittoria, dovremmo mandare una delegazione ai russi e dire che proponiamo un negoziato Ue-Russia”. Secondo il premier ungherese, la guerra in Ucraina “è una parte importante, ma non la sola e non la più importante” del conflitto che coinvolge il continente. Da qui la sua proposta di avviare “un accordo a lungo termine con i russi riguardante un nuovo quadro di sicurezza europeo”.
Il leader di Budapest ha denunciato la strategia europea di voler “sconfiggere la Russia in una guerra di logoramento”, definendola “non il modo di procedere” e affermando che “la maggioranza degli europei sostiene la nostra posizione”. Orban ha evidenziato i costi umani ed economici di questa linea politica: “Centinaia di migliaia di persone moriranno, l’Europa brucerà enormi quantità di denaro. Compreremo armi dagli Usa e le daremo agli ucraini. Non saremo noi a trarne vantaggio, ma gli americani, e l’intera economia europea, che fatica in termini di competitività, crollerà ulteriormente”.
La tensione in Europa: attacchi di droni russi in Polonia e reazioni internazionali
Nel contesto di queste dichiarazioni, la tensione sul fronte orientale si è ulteriormente intensificata. Nelle ultime ore, la Polonia ha abbattuto numerosi droni russi entrati nel suo spazio aereo, in quella che Varsavia definisce un’azione deliberata. Secondo il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, i droni hanno violato lo spazio aereo polacco 19 volte e la maggior parte degli esemplari è stata localizzata nel voivodato di Lublino, nell’est del Paese.
L’episodio ha suscitato condanne unanimi da parte dei Paesi alleati. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha definito l’attacco “un’azione aggressiva della Russia che mette a rischio vite umane in uno Stato membro della Nato e dell’Ue”. Il ministro della Difesa britannico John Healey ha parlato di una “escalation ostile contro l’Europa”, mentre il segretario generale della Nato Mark Rutte ha assicurato che “difenderemo ogni centimetro del territorio Nato” e ha chiesto a Putin di fermare la guerra e le provocazioni.






