La guerra della Russia all’Ucraina rappresenta una minaccia esistenziale per l’Unione Europea, ha affermato con fermezza Kaja Kallas, alta rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, intervenendo con un videomessaggio alla Maratona per la Pace organizzata dalla CISL all’Auditorium Massimo di Roma. “Porre fine alla guerra in Ucraina in modo giusto e sostenibile è il primo passo per riscrivere l’equilibrio internazionale”, ha sottolineato Kallas, rimarcando la difficoltà di negoziare con la Russia, che spesso si rifiuta di sedersi al tavolo dei negoziati. La pace, ha spiegato, non è solamente assenza di conflitto, ma si basa su una democrazia solida e sul rispetto di leggi e norme internazionali.
L’appello di Kallas all’Europa: “Prepararsi alla guerra per garantire la pace”
Nel suo intervento, Kallas ha insistito sull’importanza di parlare con la Russia “la lingua che capisce: quella della forza”. Ha ribadito la necessità di sostenere l’Ucraina politicamente, finanziariamente e militarmente, sottolineando come negare il riarmo europeo sarebbe pericoloso. L’Alta rappresentante ha avvertito che le minacce che l’Europa affronta oggi sono senza precedenti, tra attacchi ibridi, incursioni di droni e tentativi di destabilizzazione delle democrazie.
“Se vogliamo la pace, dobbiamo prepararci alla guerra”, ha aggiunto, ricordando che investire nella difesa in ritardo significa mettere a rischio anche i fondi destinati a scuola, sanità e cultura. Kallas ha inoltre ribadito che all’Ue non serve un esercito unico, ma 27 eserciti nazionali coordinati e pronti a difendere l’Europa, anche autonomamente se necessario.
La Russia, una minaccia permanente: il fronte Ucraina e oltre
La Russia resta una minaccia esistenziale per l’Europa finché si continuerà a sottoinvestire nella difesa, ha ammonito Kallas. L’Ucraina è il “fronte della difesa dell’Europa”, e la sola forza potrà far comprendere a Mosca la determinazione occidentale. Nel frattempo, Mosca continua a compiere aggressioni militari, come l’attacco con droni kamikaze e il tentativo di riconquistare territori nelle regioni di Kharkov e Donetsk.
L’Alta rappresentante ha anche annunciato che si sta lavorando al sedicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per il conflitto in Ucraina. La crisi si allarga geopoliticamente, con la Cina che osserva attentamente la risposta transatlantica, mentre la Russia intensifica la sua presenza militare in vari teatri, inclusa la fornitura di armamenti a paesi come il Venezuela.






