Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, ha rilasciato un’intervista esclusiva ad Axios in cui ha parlato delle recenti iniziative diplomatiche e militari nel contesto del conflitto con la Russia. Nel corso del colloquio, Zelensky ha sottolineato l’importanza delle nuove sanzioni imposte a Mosca, pur evidenziando la necessità di un rafforzamento degli aiuti militari, in particolare con la fornitura di missili a lungo raggio.
Zelensky: per l’Ucraina un piano di pace ispirato a Gaza
Durante l’intervista, Zelensky ha rivelato che si sta lavorando a un piano di pace per il cessate il fuoco in Ucraina ispirato a quello adottato in passato da Donald Trump per la situazione di Gaza. L’iniziativa, proposta dal primo ministro britannico Keir Starmer durante l’ultima riunione della coalizione dei Volenterosi, mira a trovare una soluzione rapida e concreta al conflitto. Il presidente ucraino ha dichiarato di aver dato la propria disponibilità a collaborare su questo progetto, auspicando che il piano possa essere formalizzato entro una settimana o dieci giorni.
Tuttavia, Zelensky ha espresso scetticismo riguardo alla volontà di Vladimir Putin di accettare un accordo di pace simile, sottolineando che la situazione in Ucraina presenta caratteristiche diverse rispetto a quella di Gaza.
Sanzioni e necessità di supporto militare
Zelensky ha inoltre discusso delle sanzioni imposte alla Russia, definendole un’arma efficace per danneggiare la “macchina da guerra russa”. Tuttavia, ha ribadito che serve una pressione maggiore su Putin per fermare l’escalation del conflitto. “Le sanzioni sono un’arma, ma abbiamo anche bisogno di missili a lungo raggio”, ha affermato, evidenziando la necessità di supporto militare più avanzato per contrastare l’aggressione russa.
Il presidente ucraino ha inoltre menzionato le preoccupazioni espresse dall’ex presidente americano Donald Trump riguardo al rischio di escalation militare, precisando però che senza negoziati è inevitabile un aumento delle tensioni. Zelensky ha concluso sottolineando che se Putin non si fermerà, sarà necessario disporre di strumenti efficaci per fermarlo.






