Pace in Ucraina: nel pomeriggio di oggi è previsto a Kiev un incontro tra una delegazione statunitense e quella dell’Unione Europea, entrambe presenti nella capitale ucraina, per discutere il piano di pace relativo al conflitto in Ucraina. Fonti europee riferiscono dell’appuntamento, senza però specificare la composizione della delegazione Usa, mentre si segnala la presenza in città di alti funzionari del Pentagono.
I vertici internazionali e il piano di pace per l’Ucraina
La discussione sul piano di pace è stata al centro di un intenso confronto diplomatico nelle ultime settimane. Il 18 novembre si è svolto a Washington un vertice alla Casa Bianca con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei tra cui la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il premier britannico Keir Starmer, la premier italiana Giorgia Meloni e il segretario generale della Nato Mark Rutte. Durante l’incontro, Trump ha comunicato a Putin la volontà di organizzare un vertice trilaterale entro due settimane, aprendo così concrete possibilità di un negoziato diretto tra i presidenti di Russia e Ucraina.
Il piano Usa, reso pubblico in precedenza in 28 punti, prevede un pacchetto complesso di garanzie di sicurezza e aiuti militari, con Zelensky che ha annunciato un’offerta per acquistare armi statunitensi per un valore di 90 miliardi di dollari. Tuttavia, secondo quanto dichiarato dal presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, l’Unione Europea non ha ricevuto comunicazioni ufficiali sul piano statunitense e rimane impegnata a sostenere l’Ucraina nel rispetto dei principi della Carta ONU.
Le posizioni dei leader europei e le sfide diplomatiche
Ursula von der Leyen ha sottolineato la necessità che ogni accordo di pace sia frutto di un confronto con Kiev, ribadendo che “non c’è un accordo di pace sull’Ucraina senza l’Ucraina”. Il premier ungherese Viktor Orbán ha invece evidenziato l’importanza cruciale delle prossime settimane, sostenendo che il presidente Trump è determinato a porre fine al conflitto, ma ha anche richiamato la leadership europea a un ruolo decisivo nel finanziare il sostegno all’Ucraina.
La situazione diplomatica resta quindi complessa, con un equilibrio delicato tra pressioni internazionali, esigenze di sicurezza e la determinazione di Kiev a non accettare concessioni territoriali.






