Kiev, 30 ottobre 2025 – Una nuova ondata di attacchi russi ha colpito diverse regioni dell’Ucraina, provocando morti, feriti e danni ingenti alle infrastrutture civili ed energetiche. Le autorità ucraine hanno confermato che tre civili sono stati uccisi e 21 feriti, tra cui diversi bambini, in una serie di raid che hanno interessato le zone di Kherson, Donetsk, Sumy, Kharkiv e Zaporizhzia.
Raid multipli tra Kherson, Donetsk e Sumy
Nella regione ucraina di Kherson, le truppe russe hanno preso di mira infrastrutture civili, ferendo 12 persone, di cui due minorenni. Nel territorio di Donetsk, due residenti di Druzhkivka e Kryvyi Rih hanno perso la vita, mentre altre sette persone sono rimaste ferite. Le operazioni militari nella regione di Sumy hanno visto l’impiego di bombe aeree, droni, artiglieria, mortai e lanciagranate; qui, un uomo è deceduto nella comunità di Yunakivska.
A Zaporizhzia, uno dei principali centri industriali e strategici dell’Ucraina orientale, un massiccio raid notturno russo ha provocato almeno 11 feriti, tra cui sei bambini di età inferiore ai sei anni. Il governatore locale, Ivan Fedorov, ha riferito che cinque condomini e diverse abitazioni private sono state danneggiate, così come un dormitorio e altre infrastrutture fondamentali. Tutti i feriti stanno ricevendo cure mediche adeguate.
Black-out in Ucraina e attacchi alle centrali elettriche
Nella notte, un susseguirsi di attacchi con droni e missili ha colpito diverse centrali elettriche e infrastrutture energetiche in tutto il Paese, costringendo il gestore nazionale Ukrenergo a imporre black-out programmati in varie oblast. Questo colpo all’approvvigionamento energetico aggrava ulteriormente la difficile situazione umanitaria e logistica in Ucraina, già pesantemente segnata dal conflitto.
Le autorità di Kiev e gli osservatori internazionali continuano a monitorare con preoccupazione l’evolversi della situazione, mentre aumenta l’urgenza di garantire la sicurezza delle popolazioni civili e delle strutture critiche, come la centrale nucleare di Zaporizhzia, il cui controllo e sicurezza restano un nodo cruciale nel conflitto.






