L’Ucraina arretra nel Sud: le truppe di Kiev si sono ritirate da cinque villaggi nella regione di Zaporizhzhia dopo giorni di combattimenti intensi contro le forze russe. L’ordine di ripiegare, spiegano dal Comando meridionale delle Forze armate ucraine, è arrivato dopo la “distruzione di tutti i rifugi e le fortificazioni” a causa dei bombardamenti d’artiglieria nemici. Secondo Mosca, diverse località della zona sarebbero già state conquistate.
La guerra entra così in una nuova fase delicata, con il fronte meridionale che torna ad accendersi dopo settimane di apparente stallo. Non è più solo Pokrovsk a occupare le prime pagine dei bollettini militari: Zaporizhzhia è di nuovo un punto caldo della linea del fronte.
Zelensky: “A Pokrovsk resistiamo, a Kupiansk va meglio”
Nel suo consueto messaggio serale, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ammesso che la situazione resta “difficile” nel Sud, dove i russi “stanno aumentando il numero e la portata degli assalti”. Le condizioni meteo, ha spiegato, “favoriscono gli attacchi dell’occupante”, ma Kiev continua “a distruggere le forze nemiche” e a ringraziare i soldati impegnati nella difesa delle posizioni chiave.
Zelensky ha poi indicato che il fronte di Kupiansk, nel Nord-Est, mostra segni di miglioramento. “Le nostre forze hanno ottenuto risultati lì, e questo è il modello delle ultime settimane”, ha dichiarato, citando le informazioni fornite dal generale Oleksandr Syrskyi, comandante delle Forze armate ucraine.
Ombre interne in Ucraina: il caso Mindich
Mentre il fronte militare resta critico, Kiev deve fare i conti anche con una nuova tempesta politica. Un’importante indagine anticorruzione ha infatti coinvolto Timur Mindich, considerato un alleato di Zelensky, accusato di aver orchestrato un sistema di tangenti e fondi illeciti da 100 milioni di dollari (circa 86 milioni di euro).
Secondo quanto dichiarato in tribunale da un procuratore dell’Ufficio anticorruzione Sapo, Mindich avrebbe cercato di “arricchirsi illegalmente attraverso reati in vari settori dell’economia ucraina”.
Le perquisizioni e la fuga
L’Ufficio nazionale anticorruzione (Nabu) ha rivelato lunedì di aver scoperto lo schema di riciclaggio nel settore energetico, in particolare nella compagnia statale Energoatom, che gestisce le centrali nucleari del Paese. Il Kyiv Independent riferisce che Mindich è fuggito poco prima delle perquisizioni condotte a Kiev nei locali a lui collegati.
Le stesse fonti sostengono che proprio questa indagine del Nabu sia stata uno dei motivi che, lo scorso luglio, avrebbero spinto la presidenza ucraina a tentare di ridurre l’autonomia degli organismi anticorruzione. Quel tentativo, sostenuto inizialmente da una legge approvata in Parlamento, aveva scatenato forti proteste interne e critiche da parte dell’Unione europea, costringendo Zelensky a un passo indietro.
Per approfondire: Ucraina, Zelensky ammette: “Situazione difficile a Pokrovsk e Zaporizhzhia”






