Kiev, 1 dicembre 2025 – A quasi quattro anni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022, si registra a novembre la più significativa avanzata russa sul territorio ucraino in un anno. Secondo gli ultimi dati dell’Istituto americano per lo studio della guerra (ISW), supportati dall’Agence France-Presse (AFP), Mosca ha conquistato nel solo mese di novembre 701 chilometri quadrati, un risultato che rappresenta la seconda avanzata più rilevante dall’inizio del conflitto, dopo quella di novembre 2024 con 725 km².
L’avanzata russa: numeri e aree strategiche
Alla fine di novembre, le forze russe controllavano il 19,3% del territorio ucraino, inclusa la Crimea e alcune zone del Donbass, già sotto il controllo di Mosca prima dell’invasione del 2022, pari a circa il 7% del territorio totale. Nell’intero 2025, la Russia ha guadagnato quasi 5.400 km², quasi 2.000 km² in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’avanzata russa, tuttavia, ha subito un rallentamento nella regione di Donetsk, epicentro dei combattimenti, dove le truppe di Mosca controllano ormai oltre l’81% del territorio. A novembre, l’esercito russo ha guadagnato solo 130 km² in questa zona, molto meno rispetto alla media mensile annuale. La battaglia è particolarmente accesa per il controllo della città di Pokrovsk, posizione chiave la cui perdita avrebbe gravi ripercussioni sulle difese ucraine.
In controtendenza, nella regione di Zaporizhzhia (sud) le forze russe hanno effettuato i maggiori progressi, conquistando 272 km² a novembre, pari all’intero guadagno dei quattro mesi precedenti. Nella regione di Dnipropetrovsk (centro-est) la Russia ha avanzato di quasi 200 km², spingendosi verso un’area industriale strategica per l’Ucraina.
Impatto e prospettive militari
La conquista della città di Kurakhove nell’oblast di Donetsk, quasi completa dopo due mesi di combattimenti, apre la strada a Mosca verso sud-ovest in direzione di Pokrovsk e dell’oblast di Dnipropetrovsk, dove si trovano importanti stabilimenti militari, come quelli di Pavlohrad e Dnipro. Il rischio più imminente per le difese ucraine è proprio Pokrovsk, a soli 30 chilometri dal fronte, che resiste agli assalti russi da mesi.
Secondo l’Institute for the Study of War, nel 2024 Mosca ha catturato oltre 4.168 km², ma a un costo altissimo, con oltre 420.000 perdite tra morti e feriti, e un’accelerazione significativa degli avanzamenti tra settembre e novembre, periodo in cui si è registrato il 56,5% dei guadagni territoriali annuali.
In questo contesto, la guerra tra Russia e Ucraina prosegue senza una tregua in vista, con forti implicazioni geopolitiche e umanitarie per l’intera regione europea.
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