La Polonia ha fatto decollare i propri caccia per garantire la sicurezza dello spazio aereo nazionale dopo una nuova ondata di attacchi con droni russi nella regione ucraina di Leopoli, a pochi chilometri dal confine. Lo ha reso noto il Comando operativo delle Forze armate polacche, spiegando in un comunicato pubblicato su X che “aerei polacchi e alleati stanno operando intensamente nel nostro spazio aereo” e che “i sistemi di difesa e di sorveglianza radar a terra hanno raggiunto il massimo livello di prontezza operativa”. Le misure, si legge nel messaggio, sono di natura preventiva e mirano a “proteggere lo spazio aereo e la popolazione, in particolare nelle aree prossime alla regione minacciata”.
Ondata di droni russi sulla parte occidentale dell’Ucraina
Secondo quanto riportato da The Kyiv Independent, forti esplosioni sono state udite in diverse città dell’Ucraina occidentale, tra cui Leopoli e Ivano-Frankivsk, mentre la Russia ha lanciato un attacco su larga scala con droni.
L’agenzia Ukrinform riferisce che anche Zaporizhzhia è stata colpita.
Vittime e danni a Zaporizhzhia
Nella regione di Zaporizhzhia, una donna è rimasta uccisa e almeno nove persone sono rimaste ferite, ha dichiarato il capo dell’amministrazione militare regionale Ivan Fedorov. Gli attacchi hanno provocato interruzioni di corrente e di acqua in diversi quartieri della città.
Blackout e trasporti fermi a Leopoli
Anche Leopoli ha subito blackout parziali. Il sindaco Andriy Sadovyi ha comunicato su Telegram che il trasporto pubblico è completamente fermo “a causa del massiccio attacco nemico”.
Kiev in allarme, difese aeree in azione
L’allarme per l’avvicinamento di droni russi è stato diramato in più regioni ucraine dall’Aeronautica militare di Kyiv, mentre le difese antiaeree continuano a operare per intercettare gli ordigni lanciati da Mosca.
Preoccupazione della Polonia e dell’intera NATO
L’episodio segna un nuovo picco di tensione lungo il confine orientale della NATO, dove la Polonia ribadisce la propria disponibilità a reagire a ogni potenziale violazione del suo spazio aereo.






