Sono state chiarite nelle ultime ore le circostanze che hanno portato all’arresto del presunto assassino di Charlie Kirk, attivista politico conservatore statunitense noto per essere il fondatore di Turning Point USA. Si tratta di Tyler Robinson, 22 anni, originario dello Utah, come riportato da fonti autorevoli quali New York Post e NBC.
La confessione e l’intervento della famiglia
Secondo quanto emerso, il giovane è stato convinto a costituirsi dalle autorità dal proprio padre, descritto come un uomo di fede. A confermarlo è stato l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel corso di una intervista rilasciata a Fox News. Trump ha anche sottolineato che Robinson era stato segnalato alla polizia proprio dalla sua famiglia, circostanza che ha facilitato il suo rapido arresto. Attualmente, il sospetto è sotto custodia delle forze dell’ordine e si trova in stato di fermo.
Le dichiarazioni di Donald Trump sull’omicidio di Charlie Kirk
Trump ha definito l’omicidio di Charlie Kirk un “episodio isolato”, escludendo la possibilità che si tratti di un atto riconducibile a una rete più ampia. Tuttavia, l’ex presidente ha espresso un forte auspicio: “Spero che il killer di Kirk sia condannato a morte”, parole che sottolineano la gravità della vicenda e il clima di tensione che ne è derivato.
Charlie Kirk, 31 anni, era una figura di spicco del panorama conservatore statunitense. Fondatore e amministratore delegato di Turning Point USA, aveva dedicato la sua vita all’attivismo politico, promuovendo idee conservatrici soprattutto nelle università americane. Il 10 settembre, durante un evento presso la Utah Valley University di Orem, è stato colpito da un colpo di arma da fuoco al collo e, trasportato in ospedale in condizioni disperate, è deceduto poco dopo.
Le indagini proseguono per chiarire i motivi esatti del gesto e per ricostruire con precisione la dinamica dell’omicidio. Intanto la comunità internazionale continua a seguire con apprensione gli sviluppi.






