L’amministrazione Trump ha annunciato una decisione che segna un cambio di rotta significativo nella gestione delle foreste nazionali degli Stati Uniti. Il Segretario all’Agricoltura, Brooke Rollins, ha reso noto che verranno revocate le protezioni che impediscono il disboscamento su quasi un terzo dei terreni forestali nazionali, pari a 24 milioni di ettari, inclusa la più grande foresta secolare del Paese
La revoca della “regola senza strade”
Nei prossimi giorni sarà formalizzata l’abrogazione della cosiddetta “regola senza strade”, introdotta nel 2001, che vieta la costruzione di nuove strade e il disboscamento nei terreni forestali nazionali privi di strade. La misura aveva lo scopo di preservare le aree boschive da interventi di sfruttamento eccessivi.
Secondo Rollins, questa decisione rappresenta la rimozione di “ostacoli assurdi alla gestione razionale delle nostre risorse naturali”. La segretaria ha sottolineato che una “corretta gestione” delle foreste è fondamentale per proteggerle dagli incendi devastanti e per garantire alle future generazioni la possibilità di usufruire e beneficiare di queste risorse naturali.
Un quadro più ampio: politica ambientale e relazioni internazionali
La scelta di Trump si inserisce in un più ampio contesto di politiche che mirano a rilanciare l’industria del legname e a favorire la produzione nazionale, anche nel mezzo di una guerra commerciale con il Canada, uno dei principali esportatori di legname verso gli Stati Uniti. Il provvedimento ha effetti su quasi 30 milioni di ettari di bosco considerati a rischio incendi, rimuovendo i vincoli che ne limitavano l’abbattimento.
La decisione, annunciata da una figura chiave come la Segretaria all’Agricoltura Brooke Rollins, confermata nel ruolo nel febbraio 2025, riflette la linea politica della nuova amministrazione Trump, che punta a una gestione più libera delle risorse naturali, in contrasto con le restrizioni ambientali degli anni precedenti.






