Washington, 29 agosto 2025 – Il presidente Donald Trump ha disposto la revoca della scorta dei Servizi Segreti a Kamala Harris, ex vicepresidente degli Stati Uniti. La decisione, confermata da una lettera visionata dalla CNN, annulla una proroga concessa dall’allora presidente Joe Biden che estendeva la protezione oltre il termine legale.
La revoca della scorta a Kamala Harris: dettagli e motivazioni
Secondo la normativa statunitense, gli ex presidenti godono di protezione a vita da parte del Secret Service, mentre per gli ex vicepresidenti è previsto un periodo di tutela di sei mesi dopo la conclusione del mandato. Kamala Harris ha terminato il suo incarico il 21 luglio 2025. Tuttavia, Biden aveva firmato una direttiva poco prima di lasciare la Casa Bianca che prorogava la scorta di un ulteriore anno, una misura non resa pubblica fino ad oggi.
Con il “Memorandum al Segretario per la Sicurezza interna”, Trump ha ordinato la cessazione di tutte le procedure di sicurezza extralegali per Harris dal 1° settembre 2025, motivando la fine della protezione aggiuntiva. La revoca comprende anche l’eliminazione del sistema di sicurezza installato presso la sua abitazione e il termine della sorveglianza continua, che includeva il monitoraggio delle minacce su e-mail, messaggi e social media.
Il contesto politico e personale di Kamala Harris
La decisione di Trump arriva in un momento cruciale per Harris, che si appresta a iniziare il tour promozionale del libro “107 Days”, in uscita il 23 settembre 2025. L’ex vicepresidente, candidata democratica alle ultime presidenziali, sarà più esposta all’opinione pubblica rispetto al periodo del suo mandato, caratterizzato da una presenza pubblica ridotta.
Kirsten Allen, consulente di Harris, ha dichiarato alla CNN: “Il Vicepresidente è grato ai Servizi Segreti per la loro professionalità e dedizione”. Fonti interne riferiscono che l’ex vicepresidente ha ricevuto minacce, in particolare dopo aver preso parte alla corsa presidenziale sostituendo Joe Biden.






