Washington, 21 luglio 2025 – In un clima politico sempre più acceso e segnato da accuse reciproche tra ex e attuali leader, Donald Trump ha condiviso sulla sua piattaforma Truth Social un video generato da intelligenza artificiale che ritrae l’arresto di Barack Obama. Il contenuto, chiaramente manipolato, mostra Obama mentre viene ammanettato e portato in carcere. Il tutto sulle note dalla canzone disco “YMCA” dei Village People, brano ormai adottato come motivo ricorrente nelle campagne di Trump.
Il video IA in cui Trump ride dell’arresto di Obama
Il video pubblicato da Trump nasce dopo le recenti affermazioni di Tulsi Gabbard. La Direttrice dell’Intelligence Nazionale durante un’intervista a Fox News ha accusato l’amministrazione Obama di aver orchestrato un “colpo di stato durato anni” per impedire a Trump di insediarsi alla Casa Bianca. Gabbard ha inoltre annunciato di aver segnalato all’Ufficio del Procuratore gli ex funzionari dell’amministrazione Obama, inclusi l’ex direttore FBI James Comey e il suo predecessore James Clapper, per aver presumibilmente “fabbricato” prove sull’ingerenza russa nelle elezioni del 2016.
Le dichiarazioni di Gabbard sono state subito contestate con forza dal Partito Democratico. Tra i critici più vocali figura il senatore Mark Warner, membro della Commissione Intelligence del Senato, che ha definito queste accuse come una “strumentalizzazione politica” del ruolo di Gabbard per alimentare teorie cospirative diffuse da Trump. Warner ha inoltre evidenziato la contraddizione di Gabbard, che pur accusando di tradimento la comunità dell’intelligence, non ha mai definito traditore Edward Snowden.
Contesto dello scandalo Epstein e le implicazioni per Trump
Il video e le accuse arrivano in un momento in cui Trump è sotto pressione per le controversie legate al caso Jeffrey Epstein, il miliardario accusato di traffico sessuale di minori, morto in carcere nel 2019. L’amministrazione Trump ha recentemente suscitato polemiche annunciando la non esistenza di una lista ufficiale di “clienti” di Epstein, suscitando le ire di molte vittime e sostenitori della giustizia.
Durante il weekend, Trump ha rilanciato ben 17 post su Truth Social in difesa di Gabbard e per distogliere l’attenzione dalla sua gestione delle indagini su Epstein, sottolineando che “nessuno è al di sopra della legge”, frase pronunciata da Obama nel video manipolato. Inoltre, Trump ha pubblicato immagini modificate di membri del gabinetto Obama in camicia arancione, tipica dei detenuti federali, oltre a lanciare appelli per l’arresto del senatore democratico della California Adam Schiff.
Tra passato e presente: il confronto tra Trump e Obama
L’uso di video deepfake per fini politici si inserisce in un contesto dove le tensioni tra ex presidenti non accennano a diminuire. Trump è noto per il suo stile comunicativo diretto e spesso controverso, che ha incluso la diffusione di teorie complottiste e contenuti non verificati durante e dopo i suoi mandati. Barack Obama, dal canto suo, non ha ancora commentato pubblicamente il video, mantenendo finora un profilo basso rispetto alle provocazioni.
La situazione si complica ulteriormente considerando che Trump è il primo ex presidente nella storia americana ad essere incriminato più volte, con accuse che vanno dalla falsificazione di documenti aziendali al furto di documenti classificati. Nonostante ciò, la sua base elettorale resta fedele e il suo ritorno alla Casa Bianca nel 2025 testimonia un panorama politico estremamente polarizzato.
Questo episodio mette in evidenza come l’uso delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, stia cambiando radicalmente il panorama della comunicazione politica, aprendo nuovi scenari di disinformazione e manipolazione dell’opinione pubblica. Nel frattempo, le divisioni all’interno degli Stati Uniti continuano a delineare un quadro complesso e in continua evoluzione, dove la lotta per il potere si gioca anche sui social media.
Donald Trump just posted a video of former President Obama getting arrested.
Anything to distract from the Epstein files…
pic.twitter.com/To58NfRkii— Republicans against Trump (@RpsAgainstTrump) July 20, 2025






