Washington, 18 dicembre 2025 – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che non ritiene necessaria l’autorizzazione del Congresso per avviare attacchi terrestri contro i cartelli della droga in Venezuela, pur precisando che non gli dispiacerebbe informare il Parlamento. Durante una recente intervista, Trump ha spiegato: «Non sono obbligato a dirglielo, ma non mi dispiacerebbe affatto. Spero solo che non lo facciano trapelare. La gente fa trapelare le informazioni, sono politici e lasciano trapelare come un colabrodo, ma per me non è un problema».

Trump e il ruolo del Congresso negli interventi militari
La posizione espressa dal presidente Trump riapre il dibattito sul ruolo del Congresso statunitense nell’autorizzare operazioni militari all’estero. Tradizionalmente, secondo la Costituzione americana, il Congresso detiene il potere di dichiarare guerra, anche se i presidenti hanno spesso intrapreso azioni militari senza un’esplicita approvazione legislativa, invocando la necessità di interventi rapidi per motivi di sicurezza nazionale. Nel caso specifico del Venezuela, il focus riguarda la lotta contro i cartelli della droga, una minaccia che l’amministrazione Trump continua a considerare prioritaria.
Mediazione e diplomazia: il ruolo di Lula e l’attenzione dell’Onu
Intanto, il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva si è offerto come mediatore tra Stati Uniti e Venezuela per evitare un’eventuale escalation militare. In una conferenza stampa a Brasilia, Lula ha espresso «preoccupazione per l’aumento delle tensioni» e ha dichiarato di voler parlare con Trump prima di Natale per proporre un percorso di dialogo e soluzione pacifica. Parallelamente, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà martedì a New York per discutere della crisi venezuelana, dopo aver ricevuto una lettera da Caracas e consultato i suoi membri, come confermato dalla presidenza slovena dell’organo Onu.
Questi sviluppi sottolineano la complessità della situazione geopolitica in America Latina, dove le azioni militari vengono bilanciate da sforzi diplomatici internazionali volti a prevenire conflitti armati di più ampia portata.






