Washington, 5 dicembre 2025 – La Casa Bianca ha reso pubblico oggi un documento strategico che mette in guardia contro il rischio di una “cancellazione della civiltà” in Europa, ipotizzando che, se le attuali tendenze dovessero proseguire, il continente potrebbe diventare irriconoscibile nel giro di venti anni o meno. La nuova Strategia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, firmata dal presidente Donald Trump, delinea una visione rinnovata della politica estera americana, con un deciso spostamento di attenzione verso l’America Latina e il controllo delle migrazioni, e una critica severa nei confronti di alcuni aspetti della realtà europea.

Le critiche di Trump alla situazione europea e le priorità americane
Nel documento, la Casa Bianca evidenzia come l’Europa si trovi ad affrontare sfide profonde: dalla perdita di identità nazionale e fiducia in se stessa, al calo demografico, passando per politiche migratorie che, secondo Washington, stanno creando conflitti interni. Viene inoltre denunciata la censura della libertà di espressione e la soppressione dell’opposizione politica, fenomeni che, secondo il testo, minano la sovranità e le libertà politiche sul continente. La strategia sottolinea l’importanza di un’Europa sovrana, capace di “stare in piedi da sola” e di assumersi la responsabilità della propria difesa senza essere dominata da potenze avverse, auspicando anche una fine dell’espansione perpetua della NATO.
Parallelamente, gli Stati Uniti intendono riaffermare la loro supremazia nell’Emisfero occidentale, con un focus prioritario sull’America Latina, dove si vuole combattere migrazioni di massa, narcotraffico e influenze straniere, in particolare cinesi. La sicurezza delle frontiere è definita come “l’elemento primario della sicurezza nazionale”, con l’obiettivo dichiarato di porre fine alle migrazioni incontrollate e alle minacce transfrontaliere.
Il rapporto con la Russia, la Cina e la NATO
Il documento di Trump afferma l’interesse degli Stati Uniti per una rapida cessazione delle ostilità in Ucraina, con l’obiettivo di stabilizzare l’Europa e ristabilire una stabilità strategica con la Russia, ma senza rivolgere critiche dirette a Mosca. La Cina viene invece indicata come una minaccia economica e geopolitica, soprattutto in relazione ai rapporti con l’Europa e l’America Latina, e si invita a un bilanciamento commerciale basato su reciprocità ed equità.
Infine, emerge un processo di disimpegno americano nelle responsabilità militari europee, con l’intenzione di trasferire all’Europa il controllo delle capacità di difesa convenzionali della NATO entro il 2027, secondo quanto riportato da fonti diplomatiche. La strategia riflette così un nuovo orientamento globale degli Stati Uniti, che privilegiano un approccio più isolazionista e concentrato sul proprio “cortile di casa”, rivisitando la dottrina Monroe e puntando su una maggiore autonomia europea in campo militare e politico.






