Washington, 3 ottobre 2025 – In un videomessaggio pubblicato sulla piattaforma Truth, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha sottolineato l’importanza che gli ostaggi detenuti da Hamas ritornino a casa, commentando la recente risposta del movimento palestinese al suo piano di pace per Gaza.
Trump: “Siamo molto vicini alla pace in Medio Oriente”
Nel suo intervento, Trump ha espresso ottimismo riguardo alle possibilità di raggiungere un accordo di pace nella regione. “Siamo molto vicini a raggiungere la pace in Medio Oriente“, ha affermato, aggiungendo tuttavia che “dobbiamo avere la parola definitiva in concreto” per procedere. Il leader repubblicano ha inoltre definito quella di oggi “un giorno speciale, forse senza precedenti in molti modi”, ringraziando i Paesi che hanno collaborato agli sforzi di mediazione.
Trump ha ribadito il suo impegno per un piano di pace che preveda un trattamento equo per tutte le parti coinvolte, sottolineando che “tutti saranno trattati in modo equo“. Il presidente ha voluto mettere in evidenza la necessità di un ritorno degli ostaggi nelle loro famiglie, un aspetto cruciale nella delicata situazione attuale.
Trump chiede il cessate il fuoco e Israele rallenta le operazioni
Sulla scia della risposta di Hamas, Donald Trump ha esortato Israele a fermare immediatamente i bombardamenti su Gaza per consentire un rilascio sicuro e rapido degli ostaggi. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno già iniziato a sospendere gli attacchi offensivi, limitandosi ad azioni difensive, con il capo di Stato Maggiore Eyal Zamir che ha ordinato di prepararsi alla prima fase del piano Trump per il rilascio degli ostaggi.
Benjamin Netanyahu ha accolto con sorpresa questo cambio di rotta: secondo fonti israeliane aveva inizialmente interpretato la risposta di Hamas come un rifiuto della proposta di pace. Tuttavia, la squadra negoziale israeliana coinvolta nella liberazione degli ostaggi ha visto nella dichiarazione palestinese un’apertura significativa. Il premier israeliano ha espresso la necessità di coordinare la risposta con gli USA per non dare l’impressione che Hamas abbia accettato il piano senza riserve.






