Mosca, 15 agosto 2025 – È in programma in Alaska un incontro di grande rilievo tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente russo, Vladimir Putin, con l’obiettivo di discutere approfonditamente il conflitto in Ucraina. Secondo quanto dichiarato dal portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, la durata dell’incontro potrebbe estendersi a 6 o 7 ore, includendo colloqui individuali, negoziati tra le delegazioni e una conferenza stampa congiunta.
Durata e struttura del summit Trump-Putin
Il portavoce Peskov ha spiegato che i due leader si incontreranno inizialmente uno a uno, per poi procedere a negoziati più ampi con la partecipazione delle rispettive delegazioni. A conclusione dei lavori, è prevista una conferenza stampa congiunta. Tale articolazione giustifica la previsione di una durata complessiva di almeno sei-sette ore, segno dell’importanza attribuita a questo vertice che arriva in un momento di forte tensione internazionale legata alla guerra in Ucraina.
L’arrivo di Putin in Alaska è atteso per le 21 ora italiana, e sarà accolto personalmente da Donald Trump. La notizia è stata confermata dallo stesso portavoce del Cremlino, sottolineando così l’alto profilo dell’incontro e l’intenzione di una gestione diretta e personale del dialogo tra i due capi di Stato.
Delegazioni e contesto politico
La delegazione statunitense che accompagnerà Trump è composta da figure di primissimo piano dell’amministrazione, tra cui il segretario di Stato Marco Rubio, il segretario al Tesoro Sciott Bessent, il segretario al Commercio Howard Lutnick, il direttore della CIA John Ratcliffe e il capo dello staff della Casa Bianca Susie They. Saranno inoltre presenti l’inviato speciale Steve Witkoff, la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt e il capo del protocollo Monica Crowley.
Keith Kellogg, inviato speciale di Donald Trump per la questione ucraina, non prenderà parte al vertice in Alaska A riportarlo è l’emittente Cnn. Secondo un funzionario dell’amministrazione, Mosca considera Kellogg eccessivamente vicino alle posizioni di Kiev e la sua partecipazione all’incontro sarebbe stata ritenuta potenzialmente dannosa per il dialogo.
Il summit assume particolare rilievo nel contesto delle tensioni geopolitiche attuali, in cui la Russia, guidata da Putin, continua l’operazione militare in Ucraina mentre gli Stati Uniti, sotto la presidenza di Trump, tentano di mediare e di definire una strategia condivisa. La durata e la composizione delle delegazioni indicano la volontà di un confronto approfondito su temi complessi e decisivi per la stabilità internazionale.
Nel caso di un incontro infruttuoso, il Cremlino potrebbe valutare un trilaterale con l’Ucraina
Secondo l’inviato speciale del Cremlino per la cooperazione economica, Kirill Dmitriev, i colloqui tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente statunitense Donald Trump affronteranno l’insieme delle relazioni tra Russia e Stati Uniti, e non solo la questione ucraina. Da Anchorage, Dmitriev ha sottolineato che la delegazione russa è “pronta ad agire”, come riportano i media internazionali.
Il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha inoltre dichiarato a Channel One che, se il vertice in Alaska dovesse rivelarsi sufficientemente fruttuoso, si potrebbe valutare l’ipotesi di un successivo incontro trilaterale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Alla domanda su quale dovrebbe essere l’esito dell’appuntamento per aprire la strada a colloqui a tre, Peskov ha risposto che il vertice dovrebbe essere “efficace”. Lo riporta l’agenzia Tass.
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