New York, 26 novembre 2025 – Prosegue la complessa vicenda legata alla ristrutturazione della nuova sala da ballo della Casa Bianca, un progetto che si sta rivelando tra i più significativi cambiamenti architettonici nella storia di oltre due secoli della residenza presidenziale statunitense. Al centro della disputa è lo scontro aperto tra il presidente Donald Trump e l’architetto incaricato, James McCrery II, che ha portato alla ribalta divergenze non solo stilistiche ma anche di natura economica.
Le divergenze tra Trump e McCrery
Secondo quanto riferito dal Washington Post, il dissidio tra Trump e McCrery ruota intorno alle dimensioni e al costo dell’intervento. Il budget originario, stimato intorno ai 200 milioni di dollari, è salito a 300 milioni, una cifra che ha alimentato tensioni tra le parti coinvolte. Il presidente, noto per il suo stile imprenditoriale e la predilezione per un’estetica opulenta, avrebbe espresso il desiderio che la sala da ballo rispecchiasse lo sfarzo tipico della sua residenza privata di Mar-a-Lago. Al contrario, l’architetto McCrery ha richiamato l’attenzione sulla necessità di mantenere una sobrietà architettonica, aderendo alla “regola aurea” che vieta di realizzare aggiunte che possano oscurare l’edificio originario.
La struttura prevista si estenderà su oltre 8.000 metri quadrati, con la capacità di ospitare più di mille commensali VIP, oltre a includere uffici funzionali. Tuttavia, il progetto non è ancora stato sottoposto a una revisione pubblica formale né presentato alla National Capital Planning Commission, l’organo federale di controllo, e non sono stati rivelati dettagli cruciali come l’altezza della costruzione. La Casa Bianca ha inoltre mantenuto riservati i piani riguardanti il bunker di emergenza precedentemente situato sotto la East Wing, demolita per fare spazio al nuovo complesso, citando ragioni di sicurezza nazionale.
Lavori in corso alla Casa Bianca
Un funzionario della Casa Bianca ha definito le tensioni con l’architetto come “un dialogo costruttivo” e ha sottolineato che il confronto tra committente e progettista è parte integrante di qualsiasi progetto edilizio. Il coinvolgimento diretto e caparbio di Trump riflette la sua nota determinazione a imporre la propria visione estetica, basata su un gusto personale che ha caratterizzato anche la sua carriera imprenditoriale e politica.
I lavori sul sito della ex East Wing continuano incessantemente, ma la presentazione ufficiale alla commissione di pianificazione federale è ancora attesa. La prossima riunione del comitato, prevista il 4 dicembre, non includerà la sala da ballo tra i punti all’ordine del giorno, né vi sono indicazioni di un esame previsto nei prossimi sei mesi. La Casa Bianca ha assicurato che il progetto sarà presentato “al momento opportuno”, mantenendo però il riserbo su tempistiche e ulteriori dettagli tecnici.
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