Washington, 25 agosto 2025 – Donald Trump ha lanciato pesanti accuse contro la Corea del Sud, parlando di una presunta purga o rivoluzione in atto nel Paese asiatico. Le dichiarazioni del presidente statunitense sono arrivate a poche ore dal previsto incontro alla Casa Bianca con il neo-eletto presidente sudcoreano Lee Jae-myung, senza tuttavia specificare a cosa facesse riferimento esattamente.
Trump e le tensioni con la Corea del Sud: le accuse di “purghe”
Trump ha pubblicato un messaggio sulla piattaforma Truth, sostenendo che in Corea del Sud “sembra una purga o una rivoluzione” e che gli Usa “non possono permettersi di fare affari lì“. Queste affermazioni arrivano in un momento di forte tensione politica nel Paese, dove recentemente sono state intraprese azioni giudiziarie significative. I procuratori sudcoreani hanno infatti emesso un mandato di arresto nei confronti dell’ex primo ministro Han Duck-soo, accusandolo di aver supportato l’ex presidente Yoon Suk Yeol nel tentativo di imporre la legge marziale a dicembre 2024. L’episodio ha generato una crisi istituzionale che si è conclusa con l’impeachment di Yoon, confermato dalla Corte Suprema sudcoreana ad aprile 2025.
Il nuovo presidente Lee Jae-myung, insediatosi il 4 giugno 2025, proviene da una lunga carriera politica e si è distinto per un approccio pragmatico e orientato al mercato, con l’obiettivo di rilanciare un’economia stagnante e di unire un paese politicamente diviso. Lee ha inoltre espresso l’intenzione di rafforzare i legami con gli Usa, consolidando la tradizionale alleanza trilaterale con Washington e Tokyo, e di riaprire i canali diplomatici con Pyongyang per promuovere la pace nella penisola coreana.
Le reazioni internazionali e il ruolo della Corea del Sud nell’Asia-Pacifico
La situazione in Corea del Sud si inserisce in un contesto regionale complesso. L’elezione di Trump per un secondo mandato ha sollevato diverse aspettative in Asia: alcuni leader, come il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol prima della sua destituzione, avevano sottolineato la “forte leadership” del tycoon e la necessità di rafforzare le alleanze nel Pacifico. Al contrario, Pechino, principale attore nella regione, ha mantenuto un atteggiamento di cauta neutralità, definendo le elezioni statunitensi come una questione interna.
L’incontro tra Trump e Lee Jae-myung alla Casa Bianca, in questo quadro di incertezza, sarà fondamentale per valutare la direzione futura della cooperazione strategica tra Usa e Corea del Sud, due alleati cruciali nel delicato equilibrio geopolitico dell’Asia orientale.
Le dichiarazioni di Donald Trump e la risposta di Seul
L’ufficio presidenziale della Corea del Sud ha annunciato che verificherà la situazione politica interna a seguito delle dichiarazioni del presidente statunitense Donald Trump, che ha definito il clima a Seul simile a una “purga o rivoluzione“. Le affermazioni di Trump sono arrivate poche ore prima del vertice bilaterale con il presidente sudcoreano Lee Jae-myung, previsto alla Casa Bianca.
In seguito alle affermazioni di Trump, la portavoce presidenziale sudcoreana Kang Yu-jung ha dichiarato ai media che l’ufficio presidenziale “verificherà la situazione e le dichiarazioni di Trump“, sottolineando l’importanza di accertare i fatti. Notizia riportata dall’agenzia Yonhap.






