Nonostante un’estate segnata da controversie politiche e iniziative impopolari, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump mantiene una base di consenso sorprendentemente solida tra gli elettori repubblicani. Secondo l’ultimo sondaggio condotto da The New York Times e Siena College tra il 22 e il 27 settembre 2025 su 1.313 elettori registrati, circa nove Repubblicani su dieci continuano a sostenere Trump, confermando un livello di approvazione complessivo del 43%, stabile rispetto ai mesi precedenti. Questo dato riflette una realtà chiara: nonostante le critiche e le polemiche, l’opinione pubblica su Trump è ormai consolidata.
Tra politiche impopolari e giudizi duri
Il sondaggio evidenzia come molte delle azioni più controverse dell’amministrazione, come l’invio della Guardia Nazionale nelle grandi città, le pressioni su media e università e l’applicazione rigorosa delle politiche sull’immigrazione, siano giudicate eccessive dalla maggioranza degli intervistati. Per esempio, il 53% degli elettori ritiene che il dispiegamento della Guardia Nazionale sia stato un’esagerazione, mentre più del 60% considera eccessive le pressioni sui media. Nonostante ciò, questi giudizi non hanno intaccato la stabilità del consenso generale, soprattutto tra i Repubblicani, dimostrando una polarizzazione netta nelle percezioni del presidente.
I Repubblicani sono contenti delle politiche economiche di Trump
Sul fronte economico, Trump ha consolidato il supporto tra i Repubblicani, con il 67% di loro che considera le sue politiche benefiche, un aumento significativo rispetto al 47% di aprile. Tuttavia, a livello generale, la percezione dell’economia resta negativa: solo il 26% degli intervistati ritiene che le condizioni siano buone, sebbene ci sia stato un lieve miglioramento rispetto ai mesi precedenti. La contraddizione tra approvazione interna al partito e giudizio complessivo del paese riflette la divisione netta che caratterizza l’elettorato americano.
Shutdown imminente e responsabilità politiche
Il sondaggio arriva mentre il governo federale si avvicina a un potenziale shutdown, con rischi politici rilevanti sia per Trump sia per i Democratici. Gli elettori dichiarano di essere propensi a incolpare entrambe le parti, ma gli indipendenti tendono a responsabilizzare maggiormente Trump e i Repubblicani. Al contempo, la base democratica mostra maggiore predisposizione a sostenere uno shutdown qualora le proprie richieste non vengano soddisfatte. La percezione generale è di una politica conflittuale, descritta da un intervistato come “una rissa tra bande”, con entrambe le parti poco disposte a compromessi.
Polarizzazione e problemi percepiti
L’indagine del New York Times mette in luce la polarizzazione estrema dell’elettorato. Per i Democratici, il principale problema del paese è Trump e i Repubblicani, mentre per i Repubblicani la maggior preoccupazione sono i Democratici. Gli indipendenti segnalano invece come priorità la divisione e la polarizzazione politica. Questo scenario evidenzia come l’opinione pubblica sia fortemente divisa, con percezioni opposte dei problemi chiave e delle responsabilità.
La percezione delle politiche controverse di Trump
Nonostante i giudizi critici sulle iniziative più aggressive di Trump, il sondaggio mostra che alcune sue politiche ricevono approvazione, seppur con cautela. La gestione della criminalità, ad esempio, ottiene un 48% di favorevoli, mentre le misure sull’immigrazione suscitano opinioni contrastanti: il 51% sostiene l’espulsione di chi vive illegalmente negli Stati Uniti, ma una maggioranza considera l’applicazione delle norme eccessiva. Questo equilibrio tra consenso e critiche riflette la complessità delle percezioni degli elettori.
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