New York, 4 novembre 2025 – I consensi verso il presidente Donald Trump continuano a registrare un calo significativo, con un crescente numero di americani che ritiene che il capo della Casa Bianca stia superando i limiti dei poteri conferitigli. È quanto emerge da un recente sondaggio condotto da Washington Post, ABC News e Ipsos, che fotografa un quadro di forte disapprovazione nei confronti dell’operato del presidente.
Trump: consensi in calo e percezione di abuso di potere
Secondo il sondaggio, la percentuale di disapprovazione dell’operato di Donald Trump ha raggiunto il 59%, mentre solo il 41% degli intervistati ne approva la gestione. Si tratta del livello più basso registrato per un presidente all’inizio del secondo mandato nella storia moderna. Inoltre, ben il 64% degli americani ritiene che Trump stia andando oltre i poteri del suo ruolo, soprattutto nel tentativo di espandere le prerogative presidenziali.
Il sondaggio ha analizzato l’opinione pubblica su otto tematiche chiave, tra cui economia, immigrazione, dazi commerciali, gestione del governo federale, criminalità, e le politiche estere riguardanti Medio Oriente e Ucraina. In quasi tutte queste aree, la maggioranza degli americani intervistati ha espresso disapprovazione per la gestione di Trump.
Elezioni di metà mandato del 2026: un confronto serrato
Nonostante il calo dei consensi personali, la competizione politica alle elezioni di metà mandato del 2026 rimane molto equilibrata. I democratici vantano un lieve vantaggio con il 46% delle preferenze per il Congresso, mentre i repubblicani si attestano al 44%. Il sondaggio evidenzia dunque che, a un anno dal voto, le impressioni negative sull’attività presidenziale di Trump non si stanno traducendo in un chiaro vantaggio elettorale per il Partito Democratico.
Donald Trump è tornato alla Casa Bianca il 20 gennaio 2025, dopo una carriera politica segnata da controversie e da un primo mandato dal 2017 al 2021. Nel nuovo incarico, con il vicepresidente J. D. Vance al suo fianco, il presidente continua a essere una figura polarizzante nel panorama politico americano.






