Tel Aviv, 13 ottobre 2025 – L’Air Force One con a bordo il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è atterrata questa mattina all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, accolta dal presidente israeliano Isaac Herzog e dal primo ministro Benjamin Netanyahu, insieme alle rispettive consorti. L’arrivo del capo di Stato americano avviene in un momento cruciale di svolta nel conflitto israelo-palestinese, segnato dal rilascio dei primi ostaggi israeliani da parte di Hamas e dall’accordo preliminare di pace mediato dagli Stati Uniti.
Il rilascio degli ostaggi e l’accordo di pace

A seguito dell’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, che causò la morte di 1.194 israeliani e il rapimento di 250 persone, Israele ha reagito con una durissima offensiva nella Striscia di Gaza, con oltre 67.000 palestinesi uccisi, tra cui 19.000 bambini. Dopo due anni di conflitto, nella notte tra l’8 e il 9 ottobre 2025, Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo per una “prima fase” del piano di pace proposto dagli Stati Uniti.
Il documento, approvato dal governo Netanyahu, prevede il ritiro delle forze israeliane lungo la cosiddetta linea gialla nella Striscia di Gaza e la restituzione di 20 ostaggi israeliani vivi e dei corpi di 28 ostaggi deceduti. Nella mattinata di oggi, Hamas ha liberato tutti e 20 gli ostaggi vivi concordati, mentre i corpi dei deceduti saranno consegnati alla Croce Rossa nel pomeriggio. Il rilascio degli ostaggi è stato accolto con sollievo internazionale e ha aperto una nuova fase nelle trattative di pace.
La visita di Trump in Israele e il summit di pace a Sharm el Sheikh
Trump è arrivato a Tel Aviv intorno alle 9:00, dove, dopo un breve colloquio con Herzog e Netanyahu, ha salutato la figlia Ivanka Trump e il genero Jared Kushner. Prima di scendere dall’aereo, il presidente americano ha affacciato alla scaletta agitando il pugno in segno di trionfo. Nel corso della giornata, è atteso il suo discorso alla Knesset, il parlamento israeliano, dove potrebbe incontrare anche alcuni degli ostaggi liberati e le loro famiglie, con una probabile visita al Muro del Pianto.
Nel pomeriggio, Trump si recherà a Sharm el Sheikh, in Egitto, per presiedere insieme al presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi la cerimonia di firma dell’accordo di pace tra Israele e Hamas. Alla cerimonia parteciperanno oltre venti capi di Stato e di governo, tra cui la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni e il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres. Il summit rappresenta un momento cruciale per la stabilizzazione della regione e l’avvio di un percorso di pace duratura.
Durante la visita, Trump ha dichiarato con ottimismo: “Siamo felici che gli ostaggi siano stati rilasciati, la guerra è finita. Hamas rispetterà l’accordo”. Il premier Netanyahu ha confermato: “La guerra a Gaza è finita. Hamas terrà fede all’accordo e si conformerà al piano per disarmarsi”. Intanto, Israele ha annunciato il rilascio di 1.968 prigionieri palestinesi, inclusi 250 ergastolani, in cambio della liberazione degli ostaggi israeliani.
La visita di Trump a Israele e la successiva partecipazione al vertice di pace in Egitto segnano un’importante tappa nella delicata trattativa per la cessazione delle ostilità tra Israele e Hamas, con l’obiettivo di costruire un futuro di stabilità e sicurezza nella regione.






