New York, 2 dicembre 2025 – Donald Trump ha definito la guerra in Ucraina come un “disastro” e una situazione difficile da risolvere, durante una riunione di gabinetto a New York. Il presidente degli Stati Uniti ha sottolineato che “la nostra gente è in Russia per cercare di risolvere la situazione” e ha aggiunto: “Non è una situazione facile, lasciatemelo dire”. Trump ha inoltre ricordato di aver risolto otto conflitti in passato e spera di poter fare lo stesso con questo, auspicando una soluzione diplomatica.
Trump e la posizione americana sulla guerra in Ucraina
Il presidente Trump ha più volte espresso delusione nei confronti di Vladimir Putin, minacciando sanzioni economiche significative contro la Russia. Tuttavia, finora non sono stati adottati provvedimenti concreti, in attesa che siano prima i Paesi europei a muoversi, soprattutto interrompendo gli acquisti di petrolio russo. Questa posizione ha creato uno stallo nella risposta occidentale, su cui si è espresso anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che teme un calo d’interesse da parte degli Stati Uniti e ha chiesto una pressione più decisa contro Mosca.

Nel frattempo, le tensioni sul campo restano alte: negli ultimi giorni la Russia ha intensificato gli attacchi militari in diverse regioni ucraine, causando morti e gravi danni alle infrastrutture civili ed energetiche. In risposta, Kiev ha colpito impianti strategici russi nel tentativo di contrastare l’offensiva.
Mosca alza la posta: la minaccia di Putin sul Mar Nero
Dal fronte russo, il presidente Vladimir Putin ha lanciato un nuovo avvertimento: se Kiev dovesse continuare ad attaccare navi e petroliere nel Mar Nero, la Russia reagirà isolando completamente l’Ucraina dal mare. Questa dichiarazione, riportata dall’agenzia Ria Novosti, sottolinea la crescente tensione nella regione e il rischio di un’escalation militare.
Sul versante politico, in Italia è slittato il decreto legge per la proroga della cessione di armi all’Ucraina. Fonti governative spiegano che la decisione è dovuta all’ordine del giorno già molto carico della prossima riunione tecnica preparatoria al Consiglio dei ministri. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ribadito la necessità di una pace giusta, che non comporti la sconfitta dell’Ucraina, auspicando garanzie di sicurezza per il futuro del Paese.
La situazione rimane quindi complessa e delicata, con il conflitto che continua a pesare sulle relazioni internazionali e sulla stabilità europea.






