Washington, 26 settembre 2025 – Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che sancisce ufficialmente il passaggio di controllo della popolare piattaforma di social media TikTok nelle mani di investitori americani. Questo provvedimento arriva in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche e preoccupazioni sulla sicurezza nazionale relative alle applicazioni di origine straniera.
Il ruolo strategico di TikTok e la nuova compagine di investitori
Con la firma dell’ordine esecutivo, TikTok, di proprietà cinese tramite ByteDance, cessa di essere controllata interamente da entità estere per diventare una piattaforma gestita da investitori statunitensi, con una partecipazione significativa proveniente dagli Emirati Arabi Uniti. Tra i nuovi soci figurano personalità di spicco del panorama imprenditoriale americano, tra cui Michael Dell, fondatore di Dell Technologies, Larry Ellison, e Rupert Murdoch, magnate dei media.
Le quote della società saranno ripartite in questo modo: 45% tra Ellison (Oracle), Dell e Murdoch, 20% a ByteDance e il 35% a investitori cinesi. Gli statunitensi avranno così il controllo della maggioranza della società.
L’ingresso di un partner dagli Emirati riflette una strategia di diversificazione e consolidamento degli asset digitali in un’area geopolitica in rapida crescita come il Medio Oriente
Implicazioni politiche e di sicurezza nazionale
Trump ha motivato la sua azione con la necessità di garantire la “sicurezza informatica degli utenti americani” e di “prevenire possibili interferenze straniere attraverso il controllo di dati sensibili”. Più volte il tycoon aveva criticato il social media cinese, arrivando anche a tentare di vietarlo nel paese come successo durante la sua prima presidenza. La gestione americana di TikTok mira a rafforzare la sovranità digitale degli Stati Uniti, allineandosi alle iniziative del governo per regolamentare le piattaforme tecnologiche globali.
Inoltre, la mossa è vista come un tassello importante della politica economica e strategica di Trump, che enfatizza il protezionismo e la tutela degli interessi nazionali nel settore tecnologico.
Il passaggio di TikTok a un controllo americano, con la partecipazione di investitori di calibro globale e la presenza strategica del capitale emiratino, rappresenta una svolta nella gestione delle piattaforme digitali. Mostra inoltre un segnale chiaro della volontà degli Stati Uniti di mantenere il controllo su settori considerati vitali per la sicurezza nazionale e l’influenza globale.






